Nella riflessione tipologica il termine ergativo è tradizionalmente impiegato per designare un caso (di cui alcune lingue dispongono) per marcare il soggetto dei verbi transitivi (indicato solitamente [...] in queste lingue, tra l’oggetto dei verbi transitivi e il soggetto di alcuni verbi intransitivi (in particolare, quelli che hanno l’ausiliare essere nei tempi composti, anche detti inaccusativi; ➔ inaccusativi, verbi) si possono rilevare analogie ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] termini assoluti, ma in relazione al contesto. L’orecchio si tara e si rapporta al tipo di voce e, su tale base, 196, pp. 1253-1257.
Maturi, Pietro (2006), I suoni della lingua, i suoni dell’italiano. Introduzione alla fonetica, Bologna, il Mulino.
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] nei messaggi di posta elettronica (➔ posta elettronica, lingua della) è molto frequente che l’aggettivo di (ora che hai letto questa lettera).
Le consuetudini epistolari fondamentali si sono in buona parte mantenute anche nelle e-mail, almeno in ...
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I pronomi relativi sono ➔ pronomi specializzati per introdurre le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1-3) e implicite (4). Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
(a) segnalano il confine [...] alunno
Quando il relativo è complemento di specificazione come in (20) si può anche usare il quale, con un ordine invertito (21):
( un errore comune nel parlato e nella scrittura di semicolti (➔ lingua parlata):
(24) la persona che parli → di cui ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] alpe ogni pesce», Canz. LVII, 5-6).
Nel Seicento l’ossimoro si presta a un uso costante, come nel Cannocchiale di Emanuele Tesauro (1654 dell’argutezza e della meraviglia (➔ età barocca, lingua dell’). ➔ Giambattista Vico lo definisce come la figura ...
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] di analisi sarà di pertinenza della fonetica sintattica.
Nella metrica poetica (➔ metrica e lingua), per indicare lo iato si usa il termine dieresi (Beltrami 20024), che si applica sia a parole che nell’uso letterario ammettono la doppia sillabazione ...
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Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] dall’oggetto o dalla persona coinvolti nella valutazione:
(16) ogni commedia che si rispetti ha il suo bel lieto fine
L’uso del dativo etico è ampiamente attestato nella lingua letteraria, come nel passo manzoniano che segue:
(17) Che ti fanno i ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] con un vantaggio della sinistra
La frequenza di tale uso, che si è diffuso anche nel linguaggio burocratico e nella lingua comune, ha dato luogo a una frase fatta, anche questa tipica delle formule giornalistiche, per indicare che quel ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] standard nelle lingue romanze. Ad es., la parola ruina, impronunciabile per i latini, si attesterà in quasi tutta l’Italia settentr., mentre in quasi tutta l’Italia merid. si sente come difficile il nesso [pn]: così pneumatico è pronunciato [pəneu ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] ).
Nell’italiano antico l’aferesi era ancora più estesa: si pensi a rede/reda «erede», a sequenze come lo 46.
Berretta, Monica (1994), Il parlato italiano contemporaneo, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone (1993- ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...