Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] il genere della parola automobile oscillò per circa trent’anni fra maschile e femminile (un’incertezza che si riflette nella non concordanza fra lingue romanze: spagn. automóvil e port. automóvel sono maschili, mentre in fr. auto(mobile) è femminile ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] da Internet)
Quest’ultimo uso è proprio della lingua scritta, in particolare della prosa scientifica o burocratica proclitico, come emerge dal confronto con (12 b.).
Il pronome sisi comporta in maniera diversa secondo la funzione:
(a) se funge ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] fonico (e, di conseguenza, grafico) in cui il fonema si trova: si tratta di allografi contestuali (➔ allografi). Nei digrammi e nei (1949), Il plurale dei nomi in “cia” e “gia”, «Lingua nostra» 10, pp. 24-26.
Migliorini, Bruno (1957), Note sulla ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] lt; civitāte o virtù < virtūte, questo processo si è presentato in modo sistematico nella formazione di varietà gallo alle desinenze nominali e verbali tipiche dell’italiano e delle altre lingue romanze che l’hanno conservato (ad es., -ō, -ū ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] appartenenti al tipo morfologico fusivo o flessivo, a cui appartiene l’italiano (➔ lingue romanze e italiano). È dunque comune anche nelle altre lingue romanze. Si confronti, per es., la prima persona singolare del presente, passato remoto e futuro ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] suono e dal tratto di sonorità.
Le fricative sonore si differenziano dalle sorde perché dotate di barra sonora e ’apice o il predorso della lingua contro gli alveoli; mentre in /ʃ/ la punta o il dorso della lingua stabilisce un lieve contatto contro ...
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Molti titoli che hanno avuto corso nella storia dell’italiano sono oggi dismessi nell’uso corrente: tra questi, amplissimo (riferito a un senatore; oggi talvolta riferito a un preside di facoltà universitaria), [...] usato nell’Italia meridionale per persone di riguardo (accanto a don «signore» si ha anche donna «signora» – cfr., per la Campania, De Blasi & a donne e a uomini: «Car* tutt*, volevo dirvi che ...» (➔ posta elettronica, lingua della). ...
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Il termine aspirazione indica una particolare produzione fonetica di un suono occlusivo. Durante l’articolazione di un’occlusiva aspirata, più precisamente al momento del suo rilascio, si ha il passaggio [...] i due suoni, quello non aspirato e quello aspirato, non vi è opposizione: è la situazione di alcune lingue germaniche. In inglese l’aspirazione si ha solo quando l’occlusiva sorda ricorre in posizione iniziale di sillaba, come nella parola king «re ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] di vocale compare solo /s/ (es. [s]erio, [s]olo, ma non sono possibili parole come *[z]erio, *[z]olo), mentre all’interno di parola si trovano coppie minime (chie[s]e: «passato di chiedere» ~ chie[z]e «edifici di culto»; fu[s]o: del telaio ~ fu[z]o ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] questi ultimi, non hanno corrispondenza in unità fonetiche della lingua. Essi servono per fornire istruzioni al lettore a livello qualora non sia possibile andare a capo (oppure quando si preferisce non farlo):
(3) Della scrittura Magrelli registra ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...