Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] plurale: sono quindi rare forme come gl’italiani, l’ali, ecc.
Si noti che in italiano antico l’allomorfia (e di qui il suo , Luca (1989), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di ...
Leggi Tutto
Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] la virgola e gli antichi due punti, il punto e virgola si trova per la prima volta nei testi a stampa italiani, in mostrano due esempi tolti dalla seconda edizione delle Prose della volgar lingua del Bembo (Venezia 1540): «è ciò cosa; a cui ...
Leggi Tutto
I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] col latinismo sene nel Paradiso (XXXI, vv. 59 e 94).
Il richiamo a usi non conformi alla lingua corrente si accentua durante l’Umanesimo rinascimentale e postrinascimentale. L’elemento culto diviene in questo periodo un tratto caratterizzante dell ...
Leggi Tutto
Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] mani);
(c) per sequenza consonantica, dove il punto si trova alla fine di una sequenza grafica costituita dalla «consonante , Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione ...
Leggi Tutto
L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] portate come esempi è proprio l’accento grave. Ancora nel 1745, nelle Regole ed osservazioni della lingua toscana, Salvatore Corticelli si atterrà sostanzialmente alla regola dell’accentazione greca, proponendo sempre l’uso di accento grave a fine ...
Leggi Tutto
La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] no!?, Milano, Sperling & Kupfer, 2007, p. 58)
È stato notato come di questo tipo di virgoletta, nella lingua scritta contemporanea, si faccia spesso abuso, con il rischio di trasmettere un’impressione di scarsa competenza (Serianni 2003: 57).
Con ...
Leggi Tutto
Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] ma, appunto, relativo ad una data fase storica e a un dato livello di lingua. Come fa notare Serianni (1997: 371-372), infatti, oggi si definirebbero ‘anacolutici’ un fenomeno come la ➔ paraipotassi o un costrutto fondato sul ➔ che polivalente ...
Leggi Tutto
Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] ) e voi (presente nel latino d’età imperiale e poi probabilmente ricreato in modo autonomo nelle lingue romanze: Serianni 1989a: VII, 85), si diffonde nelle cancellerie e nelle corti del Rinascimento l’allocutivo reverenziale ella (lei se davanti a ...
Leggi Tutto
La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] In questa forma, lo zeugma è fenomeno ricorrente nella lingua d’uso e in quella letteraria, ed è altrimenti rubricato si adatta sintatticamente a tutti i membri coordinati. Questo genere di sconcordanza sintattica ha una larga diffusione nella lingua ...
Leggi Tutto
La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] allo standard proprio), forma anticamente frequente anche nella lingua scritta (per es., Boccaccio nella canzone conclusiva suono vengono differenziati da quelli del precedente, dal quale si suppone si propaghi il mutamento:
it. mercoledì < lat. ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...