Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] femminile.
La tradizione grammaticale dell’italiano non riconosce alla nostra lingua un genere neutro. In effetti, il sistema a tre romeno sia il ‘neutro’ italiano e riguarda il peso che si dà, per identificare i valori del genere, alla presenza di ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] è considerata generalmente una violazione alle regole del galateo di Internet (la cosiddetta netiquette; ➔ Internet, lingua di). A seconda del mezzo, si conserva in queste sedi un legame più o meno stretto con lo stile comunicativo conversazionale o ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] che, lusingando, scorto
a poco, a poco in pena m’hai sí grave
(Giusto de’ Conti, La bella mano XXI, vv. 1-4).
Epiteti esornativi compaiono anche nella lingua non letteraria, dove godono di eccezionale fortuna soprattutto nelle varietà giornalistica ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] , Cancroregina).
Crisari, Maurizio (1975), Sugli usi non istituzionali delle domande, «Lingua e stile» 1, pp. 29-56.
Da Milano, Federica (2004), Le domande sì/no nelle lingue del Mediterraneo, «Archivio glottologico italiano» 1, pp. 3-40.
Grice ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] Ulisse, un’idea di prudenza comune a tutti i saggi); talché sì fatte allegorie debbon essere l’etimologie de’ parlari poetici, che di vista è il settore ornitologico della nostra lingua che permette di denominare gli uccelli riproducendo per ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] cui i rapporti di pertinenza risultano capovolti rispetto alla lingua standard, nel senso che ad essere distintiva è bus (➔ fonetica sintattica); un fenomeno analogo, ma con ripresa dell’ultima vocale, si ha in salentino: ba[rːa] per bar, bu[sːu] per ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] :
(6) [mi auguro che] avrò terminato il lavoro per domani.
Quando la subordinata è al congiuntivo o al condizionale, nella lingua standard si hanno le seguenti possibilità (Dardano & Trifone 1997: 430):
(a) se il verbo della subordinata è in un ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] testi di partenza costituiti da trasmissioni radiofoniche registrate, o di opere filmiche, più che di traduzione si parla di doppiaggio (➔ doppiaggio e lingua).
L’operazione del tradurre da testi scritti può non dare luogo a un testo d’arrivo scritto ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] parlato. La presenza di intercalari si riscontra però anche nella lingua scritta, non solo ove questa le armi, no … e l’altro amico nostro che viene da Bassano, no, si chiede se questo periodo da partigiano gli conterà per la pensione, no … ci sono ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] cantare; ➔ infinito). Nelle fasi antiche di queste lingue, nondimeno, la costruzione ha una più vasta vera conoscenza quelle [le ricchezze] mai non ama, e non amandole, mai non si unisce ad esse, ma quelle sempre di lungi da sé essere vuole (Dante, ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...