Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] portò la sostituzione di molti nomi celebrativi (➔ fascismo, lingua del). Nella toponomastica urbana di Venezia fu chiamata via imposto il nuovo nome di via Ettore Muti; finita la guerra si chiamò per qualche anno via XXV Aprile, ma poi le fu ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] in capo alla riga in cui ha inizio un nuovo argomento si trova una linea orizzontale detta parágraphos (o paragraphḗ [grammḗ] “ di riga)» (Coluccia 2008: 96).
Più recenti, nella lingua italiana, le attestazioni del trattino con funzione di unire le ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] un plurale atteso è sostituito dal singolare:
(9) i ragazzi si sono stretta la mano [*le mani]
(10) i soldati hanno
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] . L’ordine compositivo tipico dell’italiano e delle altre lingue romanze è infatti determinato + determinante (➔ lingue romanze e italiano; ➔ ordine degli elementi): sala giochi, capostazione. Si combinano di preferenza con ➔ suffissoidi della stessa ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] è possibile ricostruire tutte le forme del verbo.
L’organizzazione in paradigmi si rivela particolarmente utile per la descrizione e la comprensione del funzionamento delle lingue del tipo fusivo, a cui appartiene anche l’italiano (cfr. Iacobini ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] (tronca) come il francese. Ancora più mobili sono gli accenti dell’inglese e del tedesco, che dunque si configurano, ritmicamente, come lingue adattissime al canto, nonostante il luogo comune che le vorrebbe cacofoniche.
Dal punto di vista metrico, è ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] trasmesso; da un celebre spot autopromozionale della RAI deriva la locuzione di tutto di più, che si è radicata nella lingua comune; altre espressioni sono invece tipiche dei telegiornali: voltiamo pagina; cambiamo decisamente argomento; ma sentiamo ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] arrivato più presto di / che quanto (non) mi aspettassi
c. Gianni si è mostrato più adatto a quest’incarico di quello che speravo / * Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. Castelvecchi, ...
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È detto imperfetto storico (o imperfetto narrativo) l’➔imperfetto indicativo usato in un contesto che richiederebbe l’uso di un tempo perfettivo (➔ aspetto), come il ➔ passato remoto. Il brano seguente, [...] molto più antiche, e vanno rintracciate nella duttilità aspettuale tipica di varie lingue romanze antiche, tra cui appunto l’italiano (Bertinetto 1987; Squartini 2010), dove si trovano esempi come i seguenti:
(14) E quelli rise. E fecele mettere ...
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gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] > [riˈhjɛsta]). In tali situazioni contestuali, la gorgia si manifesta tanto in corpo di parola (amaca > [aˈmaha Rohlfs, Gerhard (1966), Fonetica, in Id., Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...