Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] coglieva (Il fu Mattia Pascal)
In Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo la lingua è una particolarissima mistione tra italiano e dialetto siciliano, che si avvale dell’inserzione in un contesto fortemente letterario di lessemi desunti dal dialetto e ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] sintattico prosodicamente condizionato nei testi toscani risalgono al XIII secolo (➔ fonetica storica; ➔ Duecento e Trecento, lingua del); ad es., sì mmi grava, né mi fosse, tu ssé spietato (Contini 1960, II; Castellani 1982; Formentin 1995 ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] e no) e nell’uso dell’apostrofo: forme come si (affermazione, in luogo di sì), ne (negazione, per né), se (in luogo di e-mail e sms, Padova, Esedra.
Prada, Massimo (2003), Lingua e web, in La lingua italiana e i mass media, a cura di I. Bonomi, A. ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] spesso, tuttavia, interiezioni tipiche di una lingua non si riscontrano in altre anche storicamente vicine: ! Uh! (Manzoni, I promessi sposi, p. 221)
(17) Tra i monatti si alzò un urlo di trionfo, uno scroscio procelloso di risa, un ‘uh!’ prolungato, ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] (a partire dalle laudi di Iacopone da Todi). Persino le didascalie sono spesso scritte in una lingua anticheggiante: vi si trovano infatti forme come vestimenta «vestiti» o parlatura «conversazione».
Dopo i tentativi, non perfettamente riusciti ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] *del tutto nuovo, quel nome non me lo torna
Non si ricorre al clitico nella dislocazione del complemento predicativo dell’oggetto:
(61 .
L’➔italiano antico presenta varie differenze rispetto alla lingua di oggi. Innanzitutto il numero di verbi che ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] nel corso dell’Ottocento: già nel 1803, in un sonetto di stampo alfieriano, Carlo Botta si scagliava contro i termini e costrutti francesi nella lingua degli uffici, e l’anno successivo Vincenzo Monti, nella Prolusione al suo corso di eloquenza all ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] viva e non morta come il greco e il latino, e avendo fra i suoi autori «quello stupore e quel miracolo» che è ➔ Dante;
(c) ma le linguesi affermano solo se chi le parla è consapevole del loro valore e se quelli che hanno il prestigio per farlo ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] fattori (sintattici, funzionali, semantici, pragmatici, fonologici e lessicali).
L’aggettivo qualificativo si colloca più spesso dopo il nome, sia nella ➔ lingua parlata che in quella letteraria. Le proporzioni delle due posizioni risultano essere le ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] imperiale e dei grandi feudatari (poi dei ducati), fino all’Unità d’Italia.
Nel periodo alto-medioevale si formano le lingue locali dell’attuale Emilia-Romagna, usate e trasmesse ininterrottamente – di generazione in generazione – fino ai nostri ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...