Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] vari predicati verbali. In (43), il verbo partire, monovalente, si applica a un solo argomento (il treno) che svolge il e applicazioni all’italiano, in Sintassi e morfologia della lingua italiana d’uso. Atti del XVII congresso internazionale della ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] alla varietà fiorentina. Nel 2010 a Milano la generazione più giovane ha solo l’italiano come lingua della socializzazione primaria, anche se si può riscontrare un rinnovato interesse, proprio tra i giovani, per il recupero del dialetto, soprattutto ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] per il guascone (dialetto occitano occidentale) secondo gli stessi parametri da Lewis (2005).
Il provenzale cisalpino è una lingua che si trova a metà del guado, non pienamente vitale ma nemmeno prossima all’estinzione. La legge 482/99, pur con ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] ’uso dell’infinito in sostituzione dei tempi dell’indicativo è un fenomeno che si suole collegare alla diffusione dello ➔ stile nominale, che caratterizza la lingua italiana scritta a partire dalla seconda metà dell’Ottocento (cfr. Herczeg 1967; 1972 ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] di essa sono coreferenti)» (Simone 1991: 226):
(8) si prosegue dunque la rue Saint-Honoré, altra importante arteria commerciale .
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] essere la fiorentina favella e i fiorentini autori superiori a tutte le altre lingue, sì dell’antichità che moderne, e a tutti gli altri autori) e gli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone, pubblicati tra il 1584 e il 1586. Salviati attaccò ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] ), la classe di parole più ricca di espressioni temporali (a differenza di tempo e aspetto, infatti, essi si trovano in tutte le lingue);
(e) le particelle temporali, a metà strada tra avverbi temporali e suffissi o prefissi (come la particella ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] suoni privi di riferimento univoco nella grafia (cfr. Maraschio 1994: 211). Questi tentativi attraversano tutta la storia della lingua italiana: si pensi che nel Cinquecento Gian Giorgio Trissino propone di indicare con ε la e aperta e con ω dapprima ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] uso tipicamente scritto coglie la caratterizzazione diamesica (➔ variazione diamesica) principale dello standard, in cui si manifestano tutti i caratteri propri della ➔ lingua scritta, e che è in primo luogo usato nello scritto.
In quanto soggetto a ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] e con l’articolo determinativo gli etnici possono designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può sono state create a tavolino, da geografi o altri che si sono trovati nella necessità di disporre di un aggettivo etnico, ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...