La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] poesia d’amore, sia pure in un contesto culturale ormai del tutto cambiato. È in questo periodo che si sviluppa una lingua poetica notevolmente intrisa di stilemi letterari, la quale verrà usata quasi senza innovazioni fino agli inizi dell’Ottocento ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] «in bràccioli» (Alberti).
Con l’➔imperativo affermativo (Russi 2008: 65), se oggi si ha l’enclisi, anticamente e nella lingua poetica e teatrale fino all’Ottocento (Patota 1984) si ebbe la proclisi: «or mi di’» (Dante, Inf. XIX, 90).
Nelle sequenze ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] e ➔ Giovanni Boccaccio, i tre autori che in quanto «tre fontane» dell’eloquenza erano scaturigine di buona lingua. Però Le tre fontane si configura solo parzialmente come ‘vocabolario’, perché l’impianto è per autori e per categorie grammaticali (cfr ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] vista della sua sostanza semantica, nel testo s’intrecciano informazioni esplicite, veicolate cioè tramite la lingua, e implicite, che si costruiscono per inferenza a partire dalle informazioni esplicite e dal contesto, vale a dire dalla situazione ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] numerale duo contro due (Vitale 2002: 166-167 e 173-174). Peraltro, anche in una lingua sorvegliata come quella del novelliere, si trovano a convivere fenomeni conservativi del vocalismo, quali la conservazione del dittongo dopo cons. + r («presente ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] ːe]; quello parallelo di /ɔ/ in /wɔ/ è ormai scomparso dall’uso regionale, pur restando ben vivo nella lingua comune (a Firenze, infatti, oggi si dice [ˈbɔno] «buono»);
(b) l’➔anafonesi, originariamente fiorentina, cioè la chiusura di /e/ in /i/ se ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] spazio allo sviluppo della ➔ grammatica storica, nata nell’Ottocento, la quale per suo statuto non si interessa della lingua in atto, non della lingua-modello degli autori, ma delle ‘regole’ del passaggio dal latino all’italiano, della sua genesi e ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] Mario [← Mario ha spezzato il ramo]
c. la finestra si è rotta / il ramo si è spezzato
d. *Mario ha rotto / ha spezzato
Altri portare) è espressa, in italiano e in altre lingue, come la costruzione ditransitiva: il beneficiario può essere ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] le sorti della società di Scarmagno spetterà a lui
Un cenno, infine, al lessico. Nei testi espositivi, si tende a privilegiare una lingua comune, cioè a ricorrere il meno possibile a parole di bassa frequenza d’uso, a forestierismi inutili e ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] frequenti contatti con il mondo islamico stanno facendo affluire nel lessico dell’italiano, al pari di quanto si sta verificando in altre lingue occidentali, un numero via via crescente di termini di origine araba: malgrado le percentuali di ingresso ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...