Scrittore, nato a Milano il 27 novembre 1896. Nel 1914 fondò un settimanale interventista, La Terza Italia, e, dopo la guerra mondiale, alla quale partecipò meritandosi una ricompensa al valore, la rivista [...] del Corriere della sera, ora è incaricato di corsi di lingua e letteratura italiane per stranieri presso il liceo italiano di Parigi di strada, ivi 1935; Il generale in esilio, Firenze 1938) si traduce in vaghi idillî e poemetti in prosa; in altre, ...
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SZYMBORSKA, Wisława (App. IV, iii, p. 572)
Marcello Piacentini
Poetessa polacca. Nel 1996 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua pur limitata produzione poetica si sviluppa da [...] semantico delle parole. Operando su tutte le componenti della lingua S. riesce a conferire al verso una mirabile eleganza, esagerare, in Gente sul ponte), in Fine e inizio si tinge di malinconia punteggiata da dubbi e interrogativi (Calcolo elegiaco ...
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TANIZAKI, Jun'ichirŏ
Giuliana Stramigioli
Scrittore giapponese, nato a Tokyo il 24 luglio 1886, morto a Yugawara il 30 luglio 1965; insieme con Kawabata Yasunari il massimo scrittore contemporaneo giapponese. [...] della tradizione giapponese. La trasposizione in lingua moderna del grande romanzo classico Genji monogatari è moderna e allo stesso tempo classica, mèta che altri scrittori si erano vanamente proposta. Fra le sue prime opere citeremo Chijin no ...
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VETTORI, Pietro (Pier)
Giulio Reichenbach
Letterato, nato il 3 luglio 1499, da nobile e antica famiglia, a Firenze, dove mori il 19 dicembre 1585. Partecipò in gioventù alle vicende politiche della sua [...] sua operosità filologica. La sua attività letteraria poi si dispiegò anche in centinaia di lettere, sia fu anche cultore sagace del volgare e giudice finissimo degli scrittori in questa lingua.
Bibl.: F. Niccolai, P. V., Firenze 1912; Lettere di ...
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Pseudonimo dello scrittore francese François-Marie-Alexandre Carcopino-Tusoli, nato il 3 luglio 1886 a Numea (Nuova Caledonia) dove il padre dirigeva un reclusorio. Certo anche alle impressioni infantili [...] superiorità etica. Da lì la sua lotta al mondo borghese.
Se si badi, dunque, ai temi ispiratori la sua opera è una vasta Paname, 1925, alle più vaste pitture di costumi in una lingua che ama il veloce mimetismo del gergo secondo una intensa tecnica ...
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VIGO, Lionardo
Raffaele Corso
Scrittore, poeta ed erudito nato ad Acireale il 25 settembre 1799, morto ivi il 14 aprile 1879. Fu deputato al parlamento siciliano del 1848-49.
Temperamento strano di [...] nella letteratura orale del popolo gli avanzi della lingua e della letteratura nazionale. La prima edizione dei che è frutto di ricerche spesso affrettate e non oculate, non si sottrasse alla critica per le contraffazioni, che vi trovano posto, ...
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(App. III, I, p. 352)
Poeta e drammaturgo martinicano. Anche dopo l'indipendenza, raggiunta dalla maggioranza dei popoli africani intorno agli anni Sessanta, C. continua a costituire il punto di riferimento [...] infatti di dover costruire finalmente una vera cultura africana che si basi proprio su quei valori che la colonizzazione ha cercato di soffocare; il progetto prevede anche una lingua letteraria e nazionale che potrebbe essere il frutto di una lunga ...
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ZANNONI, Giovanni Battista
Mario Ferrigni
Letterato, nato a Firenze il 29 marzo 1774, ivi morto il 12 agosto 1832. Singolare figura di dotto e di archeologo: educato dai padri delle Scuole pie, fu abate; [...] che in piena discussione sulla fiorentinità della lingua mette in circolazione le più sfrontate espressioni atto costituito da un'unica scena fra due donne (di che l'autore si scusa) che è un capolavoro di dialogo.
Oltre agli Scherzi comici sono ...
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VOZNESENSKIJ, Andrej Andreevič
Cesare G. De Michelis
Poeta russo sovietico, nato a Mosca il 12 maggio 1933. Cresciuto nella zona più colta della capitale sovietica (suo padre era uno scienziato), si [...] (1962; trad. it. Antimondi, Roma 1962) in cui si palesa appieno la sua ripresa dei moduli d'avanguardia di poeti come 'ev, "Osveži mne jazyk, sovremennaja muza!" ("Rendimi fresca la lingua, musa moderna!"), in Literaturnaja gazeta, 8 luglio 1970. ...
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Poeta, nato a Settimo Milanese il 20 agosto 1874. In tempi di futurismo, ha assunto, per una singolare affinità spirituale, la lingua e il tono stesso dei poeti del Quattro e Cinquecento, quali il Boiardo, [...] Tuttavia, le forme espressive consacrate dalla tradizione letteraria, nelle quali l'ispirazione, pur sincera, compiacentemente si adagia, conferiscono spesso all'opera scarsezza d'interiore necessità, un che di dilettantesco: difetto che maggiormente ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...