Poetessa finlandese di lingua svedese (Pietroburgo 1892 - Raivola, Carelia, 1923). Dopo aver frequentato a Pietroburgo la scuola tedesca, trascorse lunghi anni in sanatorio, soprattutto in Svizzera, dove [...] da una forte tensione spirituale (dopo l'iniziale atteggiamento estatico di fronte alla natura e alla vita la S. si accostò all'antroposofia per approdare infine alla semplicità evangelica), raggiunge una consapevole, rigorosa misura, che l'estrema ...
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Scrittore italiano (Livorno 1920 - Città di Messico 2003). Autore fecondo ed eccentrico, anche in lingua francese e spagnola, più noto all'estero (Francia, Messico dove visse fino alla morte) che in Italia, [...] cattolicesimo tormentato all'ebraismo e all'induismo, toccando temi impegnativi come quello dell'omosessualità, in una prosa densa che si è andata via via affrancando dal peso delle strutture narrative. Opere principali: Il migliore e l'ultimo (1946 ...
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Scrittore islandese di lingua danese (Fljóts dalur, Islanda orientale, 1889 - Reykjavik 1975). Prolifico autore di liriche, drammi e opere di narrativa tradotte in varie lingue europee; migliori i romanzi [...] ricordati: Salige er de enfoldige ("Beati i poveri di spirito", 1920), Edbrødre ("I fratelli di sangue", 1918), Jón Arason (1930), si avverte più o meno lo stridore fra le tesi da dimostrare e i moduli stilistici attinti alla vetusta tradizione della ...
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Poeta cristiano latino, di età incerta (fine 3º-5º sec.), comunque posteriore a Tertulliano, Minucio Felice e Cipriano che imita, e perciò considerato generalmente africano, e non di Gaza benché si qualifichi [...] allusivo al "tesoro", γάζα, spirituale, trovato da lui, che in un acrostico si dice mendicus Christi). Interessante letterariamente e linguisticamente è l'uso della lingua popolaresca e la metrica delle Instructiones (2 libri, di 41 e 39 componimenti ...
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Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] amori nient'affatto straordinarî, affetti coniugali e familiari; canta insomma realisticamente le piccole cose d'ogni giorno nella lingua d'ogni giorno. La sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci ...
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Scrittrice francese (Saint-Sauveur-en-Puisaye, Yonne, 1873 - Parigi 1954). Col suo primo marito, H. Gauthier-Villars (Willy), pubblicò i romanzi della serie di Claudine (Claudine à l'école, 1900; Claudine [...] hall, e continuò a scrivere. Nei suoi molti libri prevale una sottile ricerca psicologica, che si esprime stilisticamente per mezzo di una lingua pura, asciutta e precisa, anche se ricca di una sensibilità propriamente femminile: Dialogues de bêtes ...
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Scrittore francese (Metz 1928 - Pointe-à-Pitre, Guadalupa, 2006). Ebreo, perse quasi tutti i familiari nei campi di concentramento nazisti; combatté nella resistenza. A queste vicende s'ispirò il romanzo [...] 1938), che con il romanzo storico Pluie et vent sur Télumée miracle (1972; trad. it. 1975), con la prosa fantastica Ti-Jean l'horizon (1979) e con la pièce Ton beau capitaine (1987) si è messa in luce come una delle maggiori scrittrici antillane di ...
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Pseudonimo del poeta di lingua tedesca Paul Antschel (Cernăuti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori, di madrelingua tedesca, morirono in campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, [...] quella della morte di milioni di ebrei, di cui C. intese farsi testimone. Dal 1947 a Vienna; poco dopo si stabilì a Parigi, assumendo la cittadinanza francese; studioso di germanistica e glottologia, insegnò all'École normale supérieure. Morì suicida ...
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Islamista, arabista ed etiopista (Torino 1892 - Roma 1964); già direttore generale degli Affari politici al ministero dell'Africa Italiana, quale ministro plenipotenziario, fu capo missione in Africa e [...] fondamentali, nel campo semitico e in quello cuscitico, si ricordano: La dottrina dell'Islam (1935; 2a ed. 1940); Introduzione alla lingua ometo (1938); Grammatica teorico-pratica della lingua galla (1939); Manuale di sidamo (1940); Mistica musulmana ...
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Scrittore martinicano di lingua francese (Fort-de-France 1887 - Parigi 1960). Studiò in Francia, quindi si trasferì in Africa come funzionario dell'amministrazione coloniale francese. Il suo primo romanzo, [...] delle culture autoctone. Costretto a lasciare il suo lavoro (1923) in seguito allo scandalo suscitato dal libro, M. si dedicò alla sua opera di scrittore, tracciando attraverso la rappresentazione del mondo animale un quadro amaro della società ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...