Scrittore, storico dell'arte e critico italiano (Novate Milanese 1923 - Milano 1993). Narratore dall'intensa produzione, che ebbe avvio con I segreti di Milano, ciclo inteso a rappresentare, in chiave [...] in T., e quel gusto per una scrittura mista, nella sua tendenza al parlato, di lingua e dialetto milanese, ha ceduto a un'inclinazione per il pastiche (si ricordi l'esemplare Passio Laetitiae et Felicitatis del 1975); ovvero ha fatto posto al lirismo ...
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Stato insulare dell’America Centrale, costituito da un’isola delle Piccole Antille, nel gruppo delle Isole Sopravento (Windward Islands), situata fra la Guadalupa e la Martinica. Prevalentemente montuosa [...] Unico centro urbano di rilievo è la capitale Roseau. Lingua ufficiale è l’inglese, ma è molto diffuso un sono quasi tutti cristiani (per oltre il 70% cattolici).
L’agricoltura si fonda sulla produzione di agrumi, banane, noci di cocco, copra, cacao ...
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Commediografo e attore (Padova 1496 circa - ivi 1542). Figlio naturale di un medico, ebbe un'educazione raffinata; in gioventù scrisse rime d'imitazione petrarchesca che non ci sono giunte. Assai importanti [...] 1524); Anconitana (1522 o 1529-30); Primo dialogo in lingua rustica o Parlamento di Ruzzante che iera vegnù de campo, e Francesco Cornaro. Tra le antiche edizioni a stampa, tutte postume, si ricorda quella di Tutte le opere (9 voll., Vicenza, 1584); ...
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Scrittore belga di lingua francese (Malines 1913 - Louveciennes 2012). Poeta, drammaturgo e psicanalista, la poetica che caratterizza l'intera opera di B. si fonda sulla cultura psicoanalitica: delega [...] La sourde oreille ou le rêve de Freud, 1981; Poésie 1950-1984, 1986; Heureux les déliants: poèmes 1950-1995, 1995) si sono costantemente alternati testi teatrali, a carattere epico (La machination, 1969; L'arbre fou: théâtre-récits-poèmes du cycle d ...
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Scrittore danese (Odense 1805 - Copenaghen 1875). Uno dei grandi autori di fiabe dell'Ottocento, riutilizzò in modo originale il grande patrimonio delle fiabe nordiche, infondendo in esso un caratteristico [...] Nel 1819 andò, in cerca di fortuna, a Copenaghen e si cimentò nel canto, nella recitazione e nella danza, ma senza leggendaria, è qui sollevata a dignità d'arte da una lingua viva parlata antiletteraria, vibrante d'immediatezza e d'intimità. ...
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Critico letterario italiano nato a Padova nel 1936, fu allievo a Napoli di Toffanin e di Battaglia; in quell'università insegnò e animò una numerosa scuola, sino a che si trasferì nell'università [...] come studioso dell'Umanesimo, dei suoi modelli, della sua eredità [si ricordino i saggi di esordio: La crisi della retorica umanistica questione del 'volgare', 1964; La questione della lingua dal Bembo all'Accademia Fiorentina, 1965; Letteratura ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese (n. Città del Capo 1940), premio Nobel per la letteratura (2003). Temi centrali dei suoi romanzi sono una riflessione critica sulla civiltà occidentale e le trasformazioni [...] problematiche della sua terra, metaforicamente illustrate da storie e personaggi di forte rilievo, i romanzi di C. si giovano di una sapiente scrittura, che dalla rivisitazione delle grandi costruzioni romanzesche del passato trae talvolta alimento ...
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Sciaffusa (ted. Schaffhausen, fr. Schaffhouse) Cittadina della Svizzera (34.076 ab. nel 2009), capitale del cantone omonimo, posta a 400 m s.l.m. sul versante di una collina che scende dolcemente verso [...] è costituito nella parte centrale dall’Altopiano di Randen, che si abbassa dolcemente verso E e verso S e assai bruscamente verso Wütach. La popolazione, per la maggior parte di lingua tedesca e di religione protestante, è dedita all’agricoltura ( ...
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Scrittore russo naturalizzato statunitense (Pietroburgo 1899 - Montreux 1977). Giunto alla notorietà con il romanzo Lolita, che lo pose al centro dell'attenzione della critica internazionale, N. è noto [...] lingua materna, sia in inglese.
Vita
Nacque da una nobile famiglia russa costretta a emigrare a seguito della Rivoluzione d'ottobre. Studiò al Trinity College di Cambridge (1919-22), quindi si , 1961), nei quali si avverte l'influsso della ...
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tonsilla In anatomia, organo o formazione costituiti da tessuto linfatico. In senso assoluto per t. si intende la t. palatina, organo pari e simmetrico situato all’istmo delle fauci, tra i pilastri palatini, [...] pus di un ascesso.
Nella bocca e nella gola si trovano altri ammassi di tessuto linfoide, cui si da il nome di t.: la t. faringea tuba uditiva; la t. linguale è situata alla base della lingua; la t. laringea è un accumulo di noduli linfatici situati ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...