L’inclusione dell’onomastica (ovvero l’insieme dei nomi propri di un sistema linguistico e, al contempo, la scienza specialistica che se ne occupa) all’interno di un volume nel quale si parla di identità [...] oggi a Cabras (Oristano), o Enosim («isola degli avvoltoi»), nome punico dell’Isola di San Pietro (Carbonia-Iglesias), alla lingua greca si rifanno innazitutto i nomi di diverse importanti città siciliane di fondazione o di dominio greco come, fra le ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] cui, in particolare, Lionardo Salviati) occupa per tutto il XVI secolo i molti partecipanti al dibattito sulla questione della lingua. Il suo successo si deve anche al fatto che, mentre era sempre più forte la spinta verso l’impiego letterario di un ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] bisogna già magnificar soverchiamente le fermissime rotaje dell’unico uso», ivi, p.12; il dominare più lingue o dialetti è un valore che si esprime anche nell’attrito, nella difficoltà dell’apprendere e di raggiungere certi risultati). Il secondo era ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] (avvisi e proclami letti in pubblico). Nella predicazione e nell’insegnamento del catechismo (➔ predicazione e lingua) però si usava anche il dialetto, soprattutto nelle aree rurali.
Restava basso anche il tasso di alfabetizzazione, specie ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] , ordinanze ecc., redatti nei più diversi volgari italiani, in originale o in traduzione dal latino (➔ volgarizzamenti, lingua dei); e se si parla di lingua letteraria, tale è per es. il veneziano del De regimine rectoris di Paolino Minorita (fra il ...
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La lingua di Gentile
Diego Femia
Fabrizia Giuliani
Gentile filosofo del linguaggio?
Si può parlare di Gentile filosofo del linguaggio? O quantomeno di una teoria linguistica riconoscibile all’interno [...] dunque alle parole di Gentile servendoci delle possibilità offerte dall’analisi automatica dei testi: un trattamento della lingua che si avvale della statistica e della linguistica computazionale e che è quanto più utile a rilevare le scelte ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] proselitismo o un dovere morale (islam) o il fulcro su cui ruota l’intera dottrina (cristianesimo), si comprende come le lingue in cui si espongono le verità di fede abbiano assunto una funzione essenziale nella storia linguistica dei popoli islamici ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] /2007: www.fides.org/ aree/news/newsdet.php?idnews=14903&lan=ita)
(65) Di tali aberrazioni n’hanno tutte le lingue quando si cominciano a scrivere (Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri, p. 1383)
(66) La bocca non era ancora finita di fare, che ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] Se all’inizio del secolo la scelta tra latino e volgare è ancora in discussione e Antonio Vallisneri si batte per l’uso della lingua italiana «per debito, per giustizia, e per decoro della nostra Italia», qualche decennio dopo Lazzaro Spallanzani non ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] sii discreto e cauto in ellegere belle parole, ma però consuete nel comun parlare, et in tal modo ne resultarà una lingua che si potrà dire italiana, comune a tutti, culta, fiorita et abondante de termini e belle figure; e se averemo scrittori, li ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...