dove (do')
Riccardo Ambrosini
1. L'uso di d. e della forma scorciata dov', di fronte a parole inizianti con e-, i- tonici (non è perciò da rifiutare la lettura dove è scritta, in Rime dubbie XII 13, [...] dov'io stava (così in Pg X 70); Pd XVI 41 nacqui nel loco / dove si truova pria l'ultimo sesto;
4.2. ‛ luogo ': Cv I I 4 difetto del loro sentenza colà dov'elle [" proprio a gente d'altra lingua, sì come a Tedeschi e Inghilesi, tra le quali "] non la ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] , convivevano, mescolate insieme ai Sumeri, genti che parlavano una lingua semitica, della stessa famiglia dell’ebraico e dell’arabo odierni. Questa linguasi chiama accadico e nel 2° millennio a.C. si sviluppò nei due dialetti: il babilonese a sud e ...
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PARENTI, Marco Antonio
Angelo Colombo
– Di antica famiglia del Frignano nel Modenese, nacque a Montecuccolo il 30 gennaio 1788, primogenito di Luigi Serafino e Livia Giovanardi Giugali. Gli fu imposto [...] alla propria Crestomazia – la voce secondo cui la collezione della Scelta di prose e poesie del buon secolo di nostra linguasi sarebbe composta di ben «venti volumi! numero da spaventare, non da allettare la gioventù»); le Vite di ss. Padri tratte ...
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Andria
Pasquale Stoppelli
Commedia di Publio Terenzio Afro (attivo a Roma nella prima metà del 2° sec. a.C.), rappresentata nel 166 a.C. circa. Negli ultimi decenni del 15° sec., in tutti i centri dell’Umanesimo [...] del 1517 è comunque un umanista con una vasta esperienza di letture in latino, cosa che poco si concilia con una padronanza ancora incerta di quella lingua. Si ha anche l’impressione di una prosa volgare ancora acerba,
di una mano in formazione. Come ...
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MISTRALI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
– Figlio di Francesco e di Anna Manganelli, nacque a Parma il 3 luglio 1780.
Di famiglia umile (il padre era calzolaio, la madre casalinga), era molto giovane [...] tempo, mediante una tutela accorta della lingua, si distinguesse per la sua italianità: così e i lavori preparatori dei codici parmensi, in Clio, XXVII (1991), pp. 105-149. Si vedano inoltre: T. Bazzi - U. Benassi, Storia di Parma, Parma 1908, pp. 364 ...
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ANGIOLINI, Gasparo
Fernanda Mariani Borroni
Nacque a Firenze nel 1731 da una famiglia di artisti, tanto che il suo primo maestro di danza e coreografia fu il padre Francesco. Nel 1748 aveva già esordito [...] problemi che in quegli anni Gluck stava elaborando (e, fra i primi, quello dei rapporti tra musica e lingua); si iniziò allora fra le tre personalità una fortunata collaborazione non legata all'estro personale dei singoli collaboratori ma vincolata ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] ch'io parlai fu tutta spenta, ecc.) e che il tramonto e il sorgere di una linguasi devono non a interventi diretti di Dio, ma alla tendenza naturale dell'uomo che predilige cambiare quanto è frutto dell'intelligenza: ché nullo effetto mai rgionabile ...
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VIOLA, Cesare Giulio
Paolo Puppa
– Nacque a Taranto il 26 novembre 1886 da Caterina Cacace, figlia di un ricchissimo banchiere di origini napoletane, e da Luigi, di Galatina nel Leccese, professore [...] all’Oscar quale migliore sceneggiatura originale. Da sottolineare come per lo schermo, almeno nei casi migliori, la linguasi snellisse rispetto alla già vista tendenza ad allungarsi della battuta teatrale.
Tuttavia, nel secondo dopoguerra, Viola ...
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GRASSI, Francesco
Andrea Merlotti
Nacque a Genova, intorno al 1750, da Giovan Battista. Mancano notizie su di lui fino al momento in cui si trasferì a Torino (circa 1780), dove intraprese la carriera [...] al conte F. Carcano, ironizzò sul "troppo numero degl'italiani" che, col miraggio di far fortuna come maestri di lingua, si trasferivano nella capitale inglese "più a morire anziché a vivere". Sorte non diversa ebbe il G. che, nonostante l'aiuto ...
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MAIER, Bruno
Franco Pignatti
Nacque a Capodistria il 1 dic. 1922 da Giovanni e Onorina Ritossa. Conclusi gli studi presso il locale liceo classico, nel 1941 si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università [...] motivi dell'attenzione del M. per lo scrittore fiorentino, quello dell'originalità della lingua.
Si era nel frattempo imposto l'interesse per Italo Svevo, cui il M. si applicò con dedizione indefessa lungo tutto l'arco della sua attività, a iniziare ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...