tutto
Alessandro Niccoli
Vocabolo ad altissima frequenza, con oltre 1060 presenze complessive, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto.
L'elisione della vocale finale è attestata [...] al passare d'una strada salta, tutte l'altre saltano; IV XIII 3 'l cento sì è parte del mille, e ha ordine ad esso come parte d'una linea a tutta I III 4 le parti quasi tutte a le quali questa linguasi stende; IV VII 6 con pietre, con legname, con ...
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per
Aldo Duro
La preposizione ha in D. un totale di 3320 ricorrenze: 1386 nella Commedia, 220 nella Vita Nuova, 236 nelle Rime, 1161 nel Convivio, 282 nel Fiore, 35 nel Detto. Non è mai presente, nelle [...] / luce d'amor (Vn XXXIII 8 23); per le parti quasi tutte a le quali questa linguasi stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato (Cv I III 4); Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande / che per mare e per terra batti l'ali, / e per lo 'nferno tuo ...
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Percorsi orientali di scrittura femminile
Rosita D’Amora
Tentare di delineare gli sviluppi più recenti di una produzione letteraria, partendo da una prospettiva di genere, comporta l’inevitabile rischio [...] coincidere perfettamente con quelli di un’identità nazionale sentita come omogenea e inattaccabile.
Il dibattito in corso sulla linguasi accompagna a quello su una ridefinizione dei contenuti e delle forme espressive del testo letterario. Anche in ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] da Rossebastiano in collaborazione con Elena Papa nel 2005. L’opera, che non ha termini di confronto neanche per altre lingue, si fonda su un ingentissimo materiale (gran parte dei cittadini nati in Italia tra 1900 e 1994, secondo dati forniti dall ...
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Abitare
Vinicio Ongini
La casa come bisogno e come diritto
Tutti gli uomini hanno bisogno di una casa; di un riparo che li difenda dal caldo, dal freddo, dalla pioggia, dal vento; di un rifugio sicuro; [...] mesi il sole non sorge mai. In questo ambiente vivono diverse popolazioni tra le quali quella degli Eschimesi, che nella loro linguasi chiamano Inuit. Praticano la caccia alla foca e al caribù (una specie di renna) e, nei mesi freddi, abitano in una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione in Grecia
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I due concetti educativi fondamentali nella cultura greca sono [...] sarebbe organizzata secondo criteri di uniformità, di regolarità e di simmetria; a questa teoria si oppone quella detta anomalista, per cui la linguasi sviluppa sulla base dell’uso. L’ultima parte, il giudizio, è definita da Dionisio la parte più ...
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a
Franca Brambilla Ageno
1. Di una preposizione non è possibile definire un valore semantico del tutto autonomo, specialmente se questa è d'uso frequente: il valore semantico di una preposizione è avvertibile [...] carco (XXVII 136); render lode / a quel Segnor (Pg XXI 72).
22. Dopo gli studi del Norberg, si sa che l'‛ a ' che, nella fase antica della lingua, si unisce ai verbi causativi e di percezione, ha valore dativo ed è in relazione diretta col verbo ...
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gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] 'l volgare, che da li litterati e non litterati è inteso. Anche, lo latino l'averebbe esposte a gente d'altra lingua, sì come a Tedeschi e Inghilesi e altri, ma allora avrebbe passato lo loro comandamento, esponendo il loro contenuto (sentenza) a chi ...
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CARACCIOLO, Roberto (Roberto da Lecce)
Zelina Zafarana
Nacque a Lecce intorno all'anno 1425.
I genealogisti lo fanno appartenere al ramo dei Caracciolo (del Leone) Pisquizzi, signori di Amesano, o Caracciolo [...] con "quidam... Ungarus frater" che, ignaro della lingua, si serviva di lui come interprete nell'attività predicatoria, ., III, n. 801, pp. 390 s.). Nel 1480 il C. si trovava a Lecce, dove il duca di Calabria organizzava la spedizione di Otranto, ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] dalla pratica viva, finisce col coincidere con la definizione delle forme grammaticali come leggi immutabili. L'uso della linguasi definisce secondo la razionalità intrinseca al mondo e alla vita umana: tale ragione è una vis animae che permette ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...