CARPANI, Giovanni Palamede
Fiorenza Vittori
Nacque a Galliano (Como) il 22 ott. 1775. Della sua vita, "vigorosissima e non contristata da alcun grave dolore" (L'educatore lombardo, I [1857], n. 6), [...] da G. P. Carpani (I-II, Milano 1806; III, ibid. 1811). L'opera, oltre alle ristampe italiane, venne tradotta in linguainglese da T. Roscoe e pubblicata a Londra nel 1822. Un giudizio elogiativo sul lavoro fu espresso dal curatore della "voce ...
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ISOLA, Pietro
Fabio Zavalloni
Discendente da un'antichissima e nobile famiglia ligure, nacque a Novi Ligure il 31 dic. 1785 da Emanuele e da Maria Maddalena Camusso. Scarse sono le notizie sulla giovinezza [...] ricevette una buona istruzione, vista l'approfondita conoscenza dei classici della letteratura. Inoltre, fu ottimo conoscitore della linguainglese, al punto che non è azzardato ipotizzare per lui un lungo periodo di soggiorno in Gran Bretagna. Le ...
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Lindsay, Vachel Nicholas
Daniela Angelucci
Poeta e scrittore statunitense, nato a Springfield (Illinois) il 10 novembre 1879 e morto ivi il 5 dicembre 1931. Autore del primo testo teorico in lingua [...] inglese dedicato al cinema, The art of moving image, ebbe il merito di elevare il dibattito da un livello meramente giornalistico a un'analisi di più ampia portata; al centro della sua indagine, la convinzione che la nuova arte cinematografica ...
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ERCOLANI (Hercolani), Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Macerata il 7 marzo 1756, terzogenito (il fratello Giuseppe fu violinista e compositore) di Francesco e di Teresa Mancini, entrambi patrizi [...] un nuovo viaggio in Toscana, fermandosi lungamente a Firenze, dove si applicò con passione allo studio dell'inglese, lingua la cui conoscenza sarà fondamentale per la sua successiva produzione letteraria: infatti, appena rientrato in patria, cominciò ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] o comici o parodici.
Si capisce comunque che le proprietà della lingua poetica sono più evidenti e operanti nella poesia e nel teatro in greco (auricrinito) o, più tardi, su quello dell’inglese dei poemi di Ossian tradotti da ➔ Melchiorre Cesarotti ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] forme dialettali, rustiche e plebee. Si venne così fissando una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e coerente, che e in Germania pulsa una notevole vita culturale: tra gli Inglesi, oltre a Giovanni di Salisbury e Adamo di Petit- ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] 1934 in quella di Manchester; dal 1934 al 1966 professore di lingua e letteratura inglese all'università di Roma; collaboratore di importanti giornali e riviste italiani e inglesi; socio nazionale dei Lincei (1966). Durante gli anni di soggiorno in ...
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Scrittore russo naturalizzato statunitense (Pietroburgo 1899 - Montreux 1977). Giunto alla notorietà con il romanzo Lolita, che lo pose al centro dell'attenzione della critica internazionale, N. è noto [...] come uno dei più perfetti scrittori moderni sia nella lingua materna, sia in inglese.
Vita
Nacque da una nobile famiglia russa costretta a emigrare a seguito della Rivoluzione d'ottobre. Studiò al Trinity College di Cambridge (1919-22), quindi si ...
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Scrittore polacco di lingua yiddish (Leoncin, Varsavia, 1904 - Miami 1991), naturalizzato statunitense nel 1943. Cresciuto in una famiglia di rabbini ḥasidici, nel 1935, dopo la pubblicazione del primo [...] opere, che, a partire dal 1950, furono tradotte in inglese (le date di pubblicazione riportate si riferiscono all'ed. per es., l'opera d'esordio, Satan in Goray, pubbl. in inglese nel 1955; trad. it. 1960) e storie caratterizzate da una forte ...
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Orientalista e scrittore italiano di madre inglese (Firenze 1912 - ivi 2004), figlio di Antonio e padre di Dacia. Viaggiatore e fotografo, la sua prima spedizione in Tibet, al seguito di G. Tucci, è del [...]
Tra le opere più note, che sono rimaste nel tempo, si ricordano gli scritti orientalisti: Segreto Tibet (1951, trad. in 12 lingue, ed. riv. 1998), Ore giapponesi (1957; 20003), G4-Karakorum (1959), Jerusalem, Rock of ages (1969), Incontro con l'Asia ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...