Egittologo inglese (Eltham 1879 - Oxford 1963), uno dei maggiori del suo tempo. Prof. nell'univ. di Chicago (1924-34), ha messo in luce (1915) l'importanza delle iscrizioni semitiche del Sinai per la storia [...] dell'alfabeto, dando inoltre originali contributi alla interpretazione e allo studio della lingua egiziana (Egyptian grammar, 1972, 3a ed. 1957; The theory of proper names, 1940; Ancient Egyptian onomastica, 1947). Ha pubblicato inoltre numerosi ...
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Poeta dialettale e filologo inglese (Rushay, Dorset, 1800 - Winterbourne 1886). Figlio di contadini, riuscì a studiare. Il suo maggior interesse fu la filologia, ma si dedicò anche all'archeologia, alla [...] matematica e alla musica. Scrisse versi in lingua e in dialetto, ma è noto soprattutto per la poesia dialettale in cui ritrae la campagna e la vita dei contadini: Poems of rural life in the Dorset dialect (1844); Hwomely rhymes (1859); Poems of rural ...
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Filologo romanzo inglese (Launceston, Tasmania, 1885 - Edimburgo 1966). Fu prof. di lingua francese nell'univ. di Manchester (1918-33) e nell'univ. di Edimburgo (1933-51), dove insegnò anche filologia [...] romanza (1951-55). Dal 1955 al 1957 fu presidente dell'Association internationale des études françaises. Tra gli scritti: An introduction to romance linguistics (1937), Words and sounds in english and ...
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Poeta di lingua albanese (Gjakovë, Kosovo, 1942 - Lodève, Francia, 2012). Laureatosi in lettere presso l'univ. di Priština, entrò nel giornalismo. Al realismo socialista della sua prima raccolta (Thirrje [...] un simbolismo ermetico, venato d'ironia: Torzo ("Torso", 1971); Folja ("Il verbo", 1973); Drejtpeshimi ("L'equilibrio", 1981). Ha poi pubblicato, tra l'altro, Buzëqeshje në kafaz (1993), in parte tradotto in inglese (Who will slay the wolf, 2000). ...
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Scrittore croato (n. Lukovdol 1913 - morto combattendo come partigiano a Vrbnica, Bosnia, 1943). Ebbe cultura vasta (tradusse molto dal francese e dall'inglese) e un robusto, originale talento di narratore [...] (Dani gnjeva "I giorni dell'ira", 1936; Mrak na svijetlim stazama "Il buio sulle strade chiare", post., 1947) e di poeta (Jama "La fossa", post., 1944, poema; Ognji i rože "Fuochi e rose", post., 1945) in lingua letteraria e in dialetto caicavo. ...
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Storico e pubblicista inglese (n. Londra 1882 - m. 1970) di origine greca. Prof. di lingua e letteratura bizantina e neogreca a Oxford (1939-47), ha pubblicato fra l'altro: Letters from Greece concerning [...] the war of Balkan allies, 1912-1913 (1914); The world in chains: some aspects of war and trade (1917); The Erotokritos of Vincenzo Kornaros (1929); Modern Greece: a chronicle and a survey, 1800-1931 (1931); ...
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Grammatico e pedagogista inglese (1530 circa - 1611). Nelle polemiche sul problema dell'educazione portò idee moderne. Nelle sue Positions (1581) dette un particolare rilievo all'educazione fisica e all'insegnamento [...] della musica e del canto, attribuendo anche più importanza all'educazione pubblica e all'insegnamento della lingua materna rispetto all'educazione privata e all'insegnamento del latino. Richiese inoltre che l'educazione femminile fosse non meno ...
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Egittologo inglese (isola di Wight 1894 - Woodbridge, Suffolk, 1982). Assistente e collaboratore (1926-54) di A. H. Gardiner, poi insegnante nell'univ. di Londra (1954-67), fu un conoscitore profondo della [...] lingua degli antichi Egizî; ha pubblicato: A concise dictionary of middle egyptian (1962; con Addenda, 1972); la trad. inglese di The ancient egyptian pyr amid texts (2 voll., 1969); The ancient egyptian coffin texts (3 voll., 1973-78). ...
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Riformatore inglese (Ardsley, Yorkshire, 1617 circa - Holme, Huntingdonshire, 1660). Servì nell'esercito parlamentare sotto Th. Fairfax e J. Lambert; entrato (1652) nella setta dei quaccheri, si procurò [...] molti discepoli, che finirono per onorarlo come un nuovo Cristo; arrestato sotto accusa di bestemmia (1656), fu condannato dal parlamento ad avere la lingua trafitta da un ferro rovente e la fronte marcata. ...
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Arabista (n. forse nel Kent 1697 circa - m. Londra 1736). La sua fama è dovuta alla versione inglese del Corano (1734), la prima in lingua moderna europea, con ampia introduzione sull'islamismo e note. [...] Sia per la versione, sia per l'introduzione S. si giovò molto della versione latina e del Prodromus ad refutationem Alcorani del lucchese L. Marraci ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...