(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] occupati e ancor più dopo la conversione al cattolicesimo, seguendo i suggerimenti della Chiesa di Roma.
La lingua
La lingualongobarda, che si estinse completamente nel 10° sec., non ha lasciato né documentazioni dirette né letteratura: tutte le ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] italiana, minime influenze linguistiche, rappresentate da qualche centinaio di parole germaniche entrate nella lingua del paese, poiché, nella gara con quella lingua, il longobardo soccombé. Nel sec. X, esso si può considerare affatto morto. Che fu ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] con essa contrastante, non era l'origine nazionale e neppure la lingua ebraica, che generalmente non era più parlata e intesa, ma a mezzodì di una linea fra Luni e Monselice (oltre la Tuscia longobarda e l'Esarcato, la Venezia, l'Istria e l'Emilia), e ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Nel 568, sull'Italia si abbatté l'invasione dei Longobardi; intorno allo stesso tempo gli Avari, popolo di origine dal sec. II a. C., fusi in un crogiuolo unico; se l'unica lingua di cultura e per lo più d'uso rimase per molti secoli la greca, ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] diversi dal diritto romano, la lingua originaria si continuava ad usare come lingua ufficiale; sopravvivevano le precedenti e temporali, provvedono negli anni che seguono la dominazione longobarda e in quelli che preludono alla formazione dei comuni, ...
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Documentazione e notariato
Attilio Bartoli Langeli
Le domande alle quali vuole rispondere questo saggio (*) sono simili a quelle che Pierre Toubert si è posto a proposito del Lazio medievale. "Toute [...] dell'Italia meridionale, e in particolare su quelli di appartenenza bizantina ma di lingua latina e di diritto longobardo, sarebbe meno impropria di quanto possa apparire: soprattutto lì più che altrove si trovano situazioni locali di monopolio ...
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OBBLIGAZIONE
Giuseppe FURLANI
Ugo Enrico PAOLI
Emilio ALBERTARIO
. Diritti orientali. - I diritti paleorientali non fanno distinzione tra il contratto, ossia l'accordo della volontà delle parti, e [...] "concludere un contratto". Gli Hittiti chiamavano in lingua indoeuropea hittita l'obbligazione e il contratto col del doppio elemento del debito e della responsabilità nella wadiatio longobarda: in questo contratto il debitore con una promessa solenne ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] , subentra "il dominio degli emuli e goti". Segue l'"epoca longobarda" e in questa inizia la storia dei "veneti secondi", ossia ? Non è che non ci sia nella misura in cui la lingua della superficie viene dal profondo, ha il cuore antico, è ricca ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] iussio imperiale e della difficoltà dei negoziati con l'astuto re longobardo. Ma anche Pipino da parte sua non doveva esser del tutto popolo italiano e fu parlata, secondo Dante, la prima lingua italiana che l'esule poeta s'adoprerà a liberare dal ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] ancora parzialmente in vigore, le antiche norme germaniche e in specie longobarde e franche, gli editti e le costituzioni del Sacro Romano pur imbevuto di venerazione per il diritto e la lingua romana, aveva sottolineato l’opportunità di giungere a ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
traccia
tràccia s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). – 1. Segno lasciato nel terreno, su una superficie o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. del carro sul terreno, degli sci sulla...