flessiva, lìngua Secondo una classificazione morfologica, la lingua in cui derivazione e flessione avvengono per mutamento di tema o di radice, o per addizione e fusione al tema di suffissi, che di solito [...] danno più indicazioni (per es., negli aggettivi it., numero e genere). Le l.f. (per es. quelle indoeuropee e semitiche) si differenziano così dalle lingue isolanti e da quelle agglutinanti. ...
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Linguistica
Particolare sistema di determinazione grammaticale del vocabolo, consistente nell’aggiungere a un tema invariato una o più postposizioni, aventi ciascuna una sola funzione. In una linguaflessiva [...] in italiano, -ai di amai indica che la forma è singolare, prima persona, passato remoto, indicativo); invece, in una lingua agglutinante (per es., le uraloaltaiche o le polinesiane) il suffisso indicante il numero è distinto dai suffissi indicanti il ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] nel periodo di Fara. È impossibile valutare l'importanza di questa innovazione, poiché la rappresentazione di una linguaflessiva, come l'accadico, richiese la totale sillabificazione di quello che rimaneva sostanzialmente un sistema ideo-logografico ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] fu dovuta principalmente all'esigenza di scrivere documenti in accadico. In questa linguaflessiva, a differenza di quanto avviene nel sumerico ‒ che è una lingua agglutinante ‒, non esiste un nucleo verbale immutabile cui si aggiungono elementi ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] si allunga e si innalza l’intonazione sdoppiando la sillaba interessata ([ˈpje-ˈeʀ] Pierre!).
L’italiano è una lingua moderatamente flessiva, nel senso che pur avendo perduto il sistema latino dei casi (➔ caso) ne conserva qualche traccia: nomi ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] di lunga durata, come la vittoria di lui / lei in funzione di soggetto su egli / ella (Vanelli in Marcato 2003: 59-70; ➔ lingue romanze e italiano) e anche su esso / essa (al plurale esse / essi resistono un po’ meglio a loro), l’espansione di gli al ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] ; i verbi, costituiti da una radice e da una parte flessiva, sono divisi in due gruppi principali: a radice consonantica e a proclami letti al popolo in varie occasioni e scritti nella lingua ufficiale del tempo: ne abbiamo 62 inseriti nello Shoku ...
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(o Tuaregh) Popolazione berbera dell’Africa sahariana diffusa in Algeria, Niger, Mali e Libia. I T. sono tradizionalmente pastori nomadi, ma molti di loro si sono sedentarizzati a partire dal 1960. Il [...] (detta anche afroasiatica). Il t. è caratterizzato da una morfologia flessiva estremamente complessa: la derivazione nominale e verbale è basata, secondo una caratteristica delle lingue semitiche, su un sistema di radicali consonantiche (da una a ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] del linguaggio sono state appannaggio di ricercatori di lingua inglese. La lingua inglese è piuttosto insolita rispetto alle altre lingue parlate nel mondo per la scarsità della sua morfologia flessiva, e visto il grado di rigidità dell'ordine ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] aspetta di udire [th] come realizzazione di /t/).
Ogni lingua ha dunque la propria fonologia: i fatti fonetici vanno sempre predicibile, a parte certi casi regolati dalla morfologia flessiva o derivativa. Il primo caso (➔ flessione) riguarda ...
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flessivo
agg. [der. del lat. flexus, part. pass. di flectĕre «piegare»]. – Che riguarda la flessione (cioè la declinazione e la coniugazione) delle parole: le forme f. del verbo. Nella classificazione morfologica delle lingue, lingue f. (in...
agglutinazione
agglutinazióne s. f. [dal lat. tardo agglutinatio -onis]. – Atto dell’agglutinarsi, del congiungersi e consolidarsi insieme; con sign. specifici in medicina e in linguistica: 1. In medicina, il fenomeno dell’agglutinarsi di...