melanoma
Ugo Bottoni
Tumore maligno derivante dalle cellule melanocitiche, a sede solitamente cutanea, raramente extracutanea (occhio, cavo orale, retto, vulva, pene). Il m. si colloca al nono posto [...] chirurgica, con asportazione tempestiva delle lesioni primitive cutanee, soprattutto se sottili. Nel caso di localizzazione ai linfonodi loco-regionali si esegue la linfadenectomia; in presenza di metastasi a distanza, si ricorre alla chemioterapia ...
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follicolare
Che ha rapporto con un follicolo o con follicoli. Angina f.: forma di tonsillite acuta. Cisti f. (o dentifera): tumore benigno delle ossa mascellari, costituito da una cavità contenente liquido [...] . Sono messe in evidenza per mezzo dell’esame radiografico e la cura consiste nell’asportazione chirurgica. Cordoni f.: nei linfonodi, i prolungamenti cordoniformi di tessuto linfatico, che dai follicoli si portano al centro della ghiandola. Ormone f ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] e il midollo osseo, e migrano nella periferia, circolando tra il sangue e gli organi linfatici secondari (milza, linfonodi, tonsille). I linfociti vergini possono persistere per molti anni nell'organismo, senza incontrare l'antigene e in assenza di ...
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Milza
Daniela Caporossi
La milza è un organo addominale deputato, nell’adulto, alla maturazione dei linfociti e al drenaggio del sangue portato dal torrente circolatorio. È situata lungo il margine [...] in miniatura e devono essere considerate delle milze accessorie vere e proprie.
3. Ontogenesi
di Daniela Caporossi
Come i linfonodi e i vasi linfatici, la milza deriva da un aggregato di cellule mesenchimali che migrano all’interno del mesentere ...
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APC (Antigen Presenting Cell)
Maurizio Pietrogrande
Cellula specializzata nel legarsi all’antigene e presentarlo, dopo elaborazione, ai linfociti T. Tre tipi di cellule svolgono tale funzione: le cellule [...] inibitoria. Un linfocita T che interagisce con una APC ma che non riconosce l’antigene, non viene stimolato e uscirà dal linfonodo per rientrare in circolo. Un linfocita T che riconosce un antigene su una APC non attivata (cioè priva di molecole ...
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siderosi In patologia, pigmentazione, per lo più a tonalità ocracea, di un organo o tessuto dovuta a deposizione di ferro. Con criterio soprattutto topografico si distinguono varie forme: nella s. corneale [...] di pneumoconiosi dovuta ad accumulo di polvere di ferro nella trama interstiziale del polmone e nei linfonodi regionali, si osserva nei lavoratori esposti a inalazione di polveri ferruginose (minatori ecc.). Siderosilicosi Pneumoconiosi provocata ...
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linfocito
Annalisa Kunkl
Leucocito che media la risposta immune verso microrganismi e sostanze estranee (antigeni) nei Vertebrati.
Morfologia
L’analisi al microscopio ottico di uno striscio di sangue [...] , mentre i l. T maturano nel timo. I l. T e B maturi migrano negli organi l secondari (milza, linfonodi e tessuti linfoidi associati alle mucose) dove subiscono un successivo differenziamento antigene-dipendente (immunopoiesi).
Funzioni
I l. T e B ...
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Anatomia
Regione anatomica posta in corrispondenza della radice dell’arto toracico, tra quest’ultimo e il torace stesso. La forma varia col mutare della posizione dell’arto; nella specie umana quando quest’ultimo [...] (detto cavo o cavità ascellare), il cui contenuto è rappresentato da vasi sanguiferi (arteria e vena ascellare), vasi linfatici, linfonodi, nervi, tessuto adiposo. L’ arteria ascellare fa seguito alla succlavia e a sua volta si continua nella omerale ...
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linfa
Guido Maria Filippi
Liquido chiaro, leggermente alcalino, che bagna i tessuti, e circola negli spazi interstiziali intercellulari e nei vasi linfatici (per raggiungere il circolo ematico). È trasparente, [...] , grazie alla presenza di cellule del sistema immunitario (soprattutto linfociti), che attraverso la l. vengono trasportate ai linfonodi.
Formazione della linfa
La l. prende origine dalla lieve sproporzione tra il processo di filtrazione e quello di ...
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AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] del virus avviene nel sito di entrata, mentre un’estesa replicazione si ha a livello dei tessuti linfoidi, ossia i linfonodi, la milza, il fegato, il midollo osseo e l’intestino. Macrofagi e cellule di Langerhans sono infettati, ma non vengono ...
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linfonodo
linfonòdo s. m. [comp. di linfo- e nodo]. – In anatomia, elemento costitutivo del sistema linfatico (detto anche ganglio linfatico, linfoganglio, ghiandola linfatica o linfoghiandola): è un corpicciolo rotondeggiante o ovale, con...
adenopatia
adenopatìa s. f. [comp. di adeno- e -patia]. – In medicina, affezione morbosa di un linfonodo, e in partic. dei linfonodi dell’ilo polmonare (a. ilàre) e di quelli situati intorno alla trachea e ai grossi bronchi (a. tracheo-bronchiale),...