Termine, coniato nel 1904 da C. von Pirquet, designante qualunque alterazione acquisita del modo di reagire di un organismo animale a sostanze eterogenee (microrganismi, tossine, corpi proteici o di altra [...] cellulare, è alla base delle dermatiti da contatto (cosmetici, detersivi ecc.); è determinata dall’azione dei linfociti sensibilizzati che liberano linfochine quando reagiscono specificatamente con l’antigene (cioè senza l’intervento di anticorpi ...
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(o leucocita) Elemento cellulare del sangue appartenente alla serie bianca. Morfologicamente nei Mammiferi i l. si differenziano dai globuli rossi per le dimensioni, per la forma e per la presenza del [...] panotticamente. Negli individui adulti normali si hanno i seguenti valori percentuali: neutrofili 50-70; eosinofili 1-4; basofili 0-1; linfociti 20-45; monociti 2-10.
In condizioni normali i l. sono in numero di 5000-8000 per mm3 (nel neonato fino ...
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Immunodeficienza acquisita, sindrome da
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 618; v. anche retrovirus, App. V, iv, p. 489)
Le conoscenze sulla sindrome da i. a. (AIDS) hanno avuto una consistente [...] dei macrofagi), che legano la gp120 sia al CD4 che al CCR-5, e in T-tropici, che aggrediscono con più facilità i linfociti T (legame a CD4 e CXCR4).
In pratica, nel corso dell'interazione tra sistema immunitario e virus si osserva una prima fase dell ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] grazie al microambiente nel quale si sviluppano e possono essere distinti in linfociti di derivazione midollare (B linfociti) o timica (T linfociti). La cellula linfocitaria svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria specifica verso ...
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Sigla di Acquired Immune Deficiency Syndrome, condizione di deficienza immunitaria che, nella fase conclamata, porta progressivamente a morte il paziente per malattie infettive sovrapposte o tumori. La [...] virus ha inizio con l’adesione delle particelle virali al recettore specifico rappresentato dalla molecola nota come CD4, propria dei linfociti T ad azione adiuvante (T helper). La struttura del virus HIV che si combina con il recettore è la molecola ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] prodotti ed eliminati ogni giorno; il ciclo replicativo completo del virus ha la durata di 2,6 giorni e coinvolge nell'infezione 1010 linfociti T CD4+, la cui emivita è di 1,6 giorni (v. Perelson e altri, 1996). A causa di un inefficiente sistema di ...
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In medicina, l’insieme di eventi a carattere reattivo che si realizza nei tessuti degli organismi animali superiori quando essi prendono contatto con agenti lesivi di varia natura. Il risultato più frequente [...] tra cellule (veri e propri messaggi chimici) sono dette interleuchine. Se, più specificamente, le interleuchine sono prodotte dai linfociti si parla di linfochine; monochine sono invece le linfochine prodotte dai monociti o macrofagi. Proprio per il ...
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flogosi allergica
Andrea Matucci
Processo infiammatorio che si realizza a livello dei tessuti in corso di malattie allergiche. Nella fase iniziale dei meccanismi che innescano la flogosi allergica hanno [...] confronti degli eosinofili tramite un unico recettore noto con la sigla CCR-3 espresso anche dai basofili e dai linfociti Th2; questo giustifica le caratteristiche dell’infiltrato cellulare in corso, per es., di asma bronchiale allergica.
→ Allergia ...
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Infiammazione dell’encefalo. Le e. costituiscono un capitolo della neuropatologia più o meno vasto a seconda dei criteri discriminatori adottati. Note istopatologiche comuni ai vari tipi di e. sono la [...] infiltrazione cellulare (leucociti, linfociti, plasmacellule), la reazione microgliare, le alterazioni regressive delle cellule nervose e della sostanza bianca, la compartecipazione vascolare (arteriti, ialinosi dei vasi ecc.). A seconda che le ...
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Tumore
Giuseppe Maria Gandolfo
(XXXIV, p. 474; App. II, ii, p. 1030; III, ii, p. 990; IV, iii, p. 693; V, v, p. 592)
Basi molecolari dell'oncologia: oncogeni e antioncogeni
In questi ultimi anni, notevoli [...] il G-CSF (Granulocyte[Macrophage]-Colony Stimulating Factor) per le serie granuloblastica e monocitaria. Anche alcune citochine prodotte dai linfociti (come le interleuchine 1, 2, 3, 6, 7) agiscono in maniera sinergica con i fattori di crescita veri ...
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linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...
linfocitario
linfocitàrio agg. [der. di linfocito]. – Di linfociti, relativo ai linfociti, o da questi prodotto: serie l., i linfociti stessi, considerati soprattutto in base al livello di maturazione, con particolare riferimento alla frazione...