antigene
Qualsiasi sostanza estranea che, introdotta in un organismo, è in grado di provocare la formazione di anticorpi e di reagire in modo specifico con essi inducendo una risposta immunitaria. Gli [...] , la produzione di anticorpi specifici. La risposta immunitaria a un antigene è la somma delle risposte dei linfociti ai diversi determinanti antigenici presenti in esso. Nonostante la maggior parte degli antigeni siano molecole di grandi dimensioni ...
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JERNE, Niels Kaj
Marco Vari
Immunologo di origine danese, nato a Londra il 23 dicembre 1911. Professore di Biofisica all'università di Ginevra (1960-62), è stato direttore del Dipartimento di Microbiologia [...] le singole cellule B che secernono anticorpi contro un determinato antigene.
Nella forma più semplice di questa analisi, i linfociti di un animale immunizzato contro i globuli rossi di pecora (Sheep Red Blood Cell o SRBC) vengono immessi in una ...
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Biologia e medicina
La risposta funzionale con cui l’organismo risponde a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura.
I meccanismi dello s. sono stati descritti per la prima volta da [...] e il corticosterone nel topo) che possono agire su una serie di organi e cellule bersaglio, per es., sui linfociti, sugli organi linfoidi, sulle cellule dello stomaco e del duodeno. Tutto ciò può spiegare gli effetti immunosoppressori provocati da ...
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MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] , le cellule di mieloma, cresce bene in vitro e una quota molto piccola di queste cellule viene fusa con i linfociti. La selezione degli ibridi si effettua traendo vantaggio da mutazioni presenti nei mielomi utilizzati per la fusione (fig. 1). Queste ...
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Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] molto calzante, in quanto un fago che esprime sulla superficie un anticorpo diretto contro un antigene X è concettualmente analogo a un linfocita B che esprime la forma di membrana dell'anticorpo anti X. In entrambi i casi, il sistema è tale che la ...
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Connettivo
Gabriella Argentin
Anna Paola Mitterhofer
Lorenzo Bonomo
Il nome di tessuto connettivo viene dato a un vasto gruppo di tessuti che presentano caratteristiche morfologiche diverse, ma che [...] immerse cellule (fisse, come i fibroblasti e gli adipociti, o mobili, come i monociti, le plasmacellule e i linfociti), e da una componente fibrosa, che comprende fibre collagene, reticolari ed elastiche (v. il capitolo Cellule e tessuti, Tessuto ...
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tubercolina Estratti totali o parziali di bacilli tubercolari con cui viene effettuata l’intradermoreazione (➔). Dalla vecchia t. di Koch (anche nota come old tuberculin) attorno alla metà degli anni [...] infezione in atto o con pregressa infezione (passata anche del tutto inapparente), stimola la liberazione di citochine da parte di linfociti T: nella sede nella quale è stato inoculato il prodotto si osserva, dopo 48-72 ore, un infiltrato ricco di ...
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I fagociti, cioè le cellule che con movimenti ameboidi di tutto o di parte del loro protoplasma inglobano e digeriscono microrganismi, corpi estranei, altre cellule dello stesso organismo destinate alla [...] sistema delle cellule fagocitanti.
I microfagi sono essenzialmente cellule piccole e mobili del sangue, granulociti e linfociti; specialmente i primi (granulociti neutrofili) svolgono la loro attività difensiva di prima emergenza contro corpi ...
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idiotipo
Mauro Capocci
Determinante antigenico caratteristico della parte variabile di un anticorpo prodotto verso un determinato antigene. È l’idiotipo a conferire all’immunoglobulina una specificità, [...] idiotipico (o di Jerne, dal nome dell’immunologo danese che ne ha per primo ipotizzato l’esistenza). I linfociti B che interagiscono con l’antigene si moltiplicano producendo grandi quantità di immunoglobuline con lo stesso idiotipo. Durante una ...
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L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] la proliferazione cellulare. Fu infatti dimostrato già nel 1988 da D.L. Vaux, S. Cory e J.M. Adams che linfociti B nei quali era stata introdotta Bcl2 divenivano resistenti all'a. indotta dalla deprivazione di linfochine: fu questo il primo passo ...
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linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...
linfocitario
linfocitàrio agg. [der. di linfocito]. – Di linfociti, relativo ai linfociti, o da questi prodotto: serie l., i linfociti stessi, considerati soprattutto in base al livello di maturazione, con particolare riferimento alla frazione...