AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] se integre.
Nei soggetti infetti, il virus è abitualmente presente nel sangue e nello sperma, in forma libera o integrato in linfociti e macrofagi. L'unica via naturale di eliminazione dell'HIV è perciò lo sperma nell'uomo e il sangue mestruale nella ...
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In biologia, sigla di Cluster of Differentiation, indicante molecole di differenziazione ottenute grazie alla disponibilità di ibridomi verso qualsiasi antigene, espresse in modo selettivo dalle popolazioni [...] ) si siglano con le lettere CD, alle quali segue un numero o un simbolo di identificazione (v. fig.): per es., i linfociti T maturi si distinguono perché CD2 e CD3 sono espressi da tutte le cellule, mentre soltanto una parte coesprime il CD4 (cellule ...
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CTL (Cytotoxic T lymphocytes)
Guido Poli
Una delle classi di cellule del sistema immunitario. Il nostro sistema immunitario è formato da diversi tipi di cellule dotate della capacità di uccidere e lisare [...] receptor) formato da catene γ e δ invece che α e β. Il termine CTL è però riservato a una classe di linfociti (quasi sempre CD8+, ma, in qualche caso, anche CD4+) esprimenti, appunto, un TCR αβ. Queste cellule, mediante il loro TCR, riconoscono come ...
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placche di Peyer
Vito Antonio Vetrugno
Grandi aggregati linfoidi sparsi nella tonaca mucosa dell’intestino tenue, per lo più nell’ileo. Il tessuto linfoide associato al tratto gastro-intestinale (GALT) [...] , che a loro volta contengono diversi follicoli secondari, ciascuno costituito da un centro germinativo di linfociti B circondato da linfociti T. L’epitelio sovrastante le placche presenta delle cellule di tipo epiteliale ma altamente specializzate ...
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Meccanismi per la difesa dell’ospite da agenti invasori estranei sono presenti in varie forme (barriere fisiche, cellule fagocitarie e così via) in tutti gli ordini degli invertebrati. Tali meccanismi [...] Gli anticorpi sono prodotti in forma associata alla membrana e in forma secreta. I primi sono presenti sulla superficie dei linfociti B e ne costituiscono il recettore per l’antigene. Gli anticorpi prodotti in forma secreta neutralizzano gli antigeni ...
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VIRUS
Ferdinando Dianzani
(v. ultravirus, xxxiv, p. 644; App. II, II, p. 1056; virus, App. III, II, p. 1103; IV, III, p. 830)
I v. sono piccoli organismi subcellulari, incapaci di moltiplicarsi al di [...] capaci di legarsi alle cellule infette tramite un anticorpo specifico per un antigene virale che vi si trovi adeso (ADCC). I linfociti citotossici vengono prodotti dopo 3÷5 giorni dall'infezione, e quindi in tempo utile per partecipare al processo di ...
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Piccole molecole appartenenti alla classe delle citochine, in grado di influenzare eventi biologici che avvengono localmente o a distanza.
Durante lo sviluppo del sistema immunitario, le cellule T e i [...] favorendo l’attivazione di cellule effettrici dell’immunità; l’IL-2, che è il più potente fattore di crescita autocrina dei linfociti T; il sistema dell’IL-3, IL-7, IL-9 e IL-11, caratterizzate da effetti regolatori sulle cellule ematopoietiche a ...
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Sostanza proteica , identificata nel 1957 da A. Isaacs e J. Lindemann, capace di interferire con lo sviluppo dei virus, inibendone la moltiplicazione nell’interno della cellula. È prodotta dalle cellule [...] distinzione si fonda sull’origine: α-i. (di provenienza leucocitaria), β-i. (da fibroblasti e leucociti), γ-i. (da linfociti T). Le singole subunità costitutive hanno peso molecolare oscillante fra 16 e 22 kD, tendono naturalmente a formare dimeri e ...
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anticorpo monoclonale
Massimo Breccia
Anticorpo dotato di un’alta specificità verso un determinato antigene e costruito attraverso tecniche di ingegneria genetica. Le cellule che producono gli anticorpi [...] la specificità verso l’antigene (clone cellulare). Il primo clone cellulare è stato creato in laboratorio nel 1975, fondendo linfociti con cellule di mieloma. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di arrivare direttamente al bersaglio e il loro ...
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malattia da trapianto contro ospite
Bruno Rotoli
Condizione determinata dall’aggressione sui tessuti di vari organi da parte di cellule immunologiche provenienti da una persona diversa, infuse nel paziente [...] gli effetti di questa grave complicanza possono non essere del tutto negativi: l’attacco immunologico da parte dei linfociti del donatore può cooperare nella eradicazione di quel piccolo numero di cellule leucemiche residue che potrebbero determinare ...
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linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...
linfocitario
linfocitàrio agg. [der. di linfocito]. – Di linfociti, relativo ai linfociti, o da questi prodotto: serie l., i linfociti stessi, considerati soprattutto in base al livello di maturazione, con particolare riferimento alla frazione...