Con questo termine s'intende una raccolta di sangue stravasato nella compagine dei tessuti; se il sangue si raccoglie in una cavità preesistente e tappezzata da sierosa si parla d'ematocele (v.); quando [...] possono giungere nell'ematoma dall'esterno, col trauma stesso, possono da lesioni superficiali (abrasioni) spingersi per le vie linfatiche e gli spazî dei tessuti fin nella parete dell'ematoma e finalmente possono essere già nel terreno stesso nel ...
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È la forma larvale dei Tenioidi superiori (Cestodi [v.]), le Cystotaeniae, che segue allo sviluppo, nell'ospite intermedio, dell'embrione o larva esacanta schiusa dall'uovo. Si presenta sotto forma d'una [...] fa strada attraverso la mucosa dell'apparato digerente, penetra nei capillari (e non è escluso che penetri anche nei linfatici, anzi è stata ritrovata nei ganglî) e giunge nei tessuti trasportata dalla corrente circolatoria. Nella sede di elezione la ...
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SETTALA, Ludovico
Pietro Capparoni
Medico, nato in Milano il 7 febbraio 1552, ivi morto il 12 settembre 1633. Fece i primi studî nella scuola dei gesuiti di Milano e poi quelli di medicina nell'ateneo [...] però paralitico e balbuziente. Fra i suoi figli vanno ricordati due medici; Senatore, che presenziò alla scoperta dei linfatici fatta da Gaspare Aselli e Manfredo che formò un importante museo privato di numismatica, antichità e storia naturale. L ...
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JACOPI, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nato a Modena il 5 giugno 1779 da Pietro, originario di Brescello, e dalla modenese Bianca Tori, nel 1789 entrò nel convitto Calasanzio di Correggio, retto dai chierici [...] 1804 pubblicò a Pavia il suo primo lavoro, Esame della dottrina di Darwin sul moto retrogrado dei liquidi nei vasi linfatici: una confutazione della teoria circa l'origine di alcune secrezioni rapide e abbondanti che il ventenne Charles Darwin (in ...
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timo Organo
ghiandolare impari e mediano, situato dietro lo sterno, nel mediastino anteriore, in rapporto con il pericardio e i grossi vasi. Si divide in due lobi, e ciascuno di questi in numerosi lobuli [...] alla formazione di linfociti particolari (cellule T, linfociti T o linfociti timo-dipendenti) che migrano nei tessuti linfatici periferici, a livello dei quali acquistano una spiccata reattività nei confronti degli antigeni e agiscono come effettori ...
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cellula dendritica
(*)
Cellula che appartiene al sistema immunitario e ha la funzione di presentare l’antigene ai linfociti B e T. Le cellule dendritiche nascono dalle cellule staminali emopoietiche [...] per fagocitosi e processato da parte della cellula; quest’ultima migra dal tessuto non linfoide verso gli organi linfatici secondari (linfonodi, milza), le proteine antigeniche ottenute con la degradazione del patogeno vengono quindi esposte al fine ...
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metastasi
Tumori secondari che si formano per localizzazione a distanza di cellule che si distaccano dal tumore primitivo e migrano in altra sede. In questo processo sono coinvolte diverse proteine, [...] ; le caratteristiche anatomiche dei distretti circolatori impegnati spiegano la localizzazione preferenziale dei singoli tumori in stazioni linfatiche e organi determinati. Nella maggior parte dei tumori sono le metastasi diffuse ai diversi organi a ...
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Medico e scienziato, nato il 31 dicembre 1668 a Voorhout presso Leida, morto a Leida il 23 settembre 1738. Studiò dapprima teologia, ma per un suo giudizio su Spinoza fu sospettato di opinioni eterodosse, [...] coi principî della iatrochimica e della iatromeccanica. Tra l'altro egli ammise che le arterie mettessero capo ai vasi linfatici. Tuttavia, le sue Institutiones medicae (Leida 1708) e i suoi Aphorismi de cognoscendis et curandis morbis (Leida 1709 ...
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ORTOSTATICA, ALBUMINURIA (dal gr. ὀρϑός "diritto" e στατικός "immobile")
Amilcare Bertolini
ALBUMINURIA Detta anche ortotica o ciclica o lordotica, è quell'albuminuria che compare durante la stazione [...] 'albuminuria ortostatica compare per lo più in individui rapidamente cresciuti, di costituzione gracile o neuropatica, pallidi o linfatici, con ipotonia neuromuscolare. Quest'affezione non ha di per sé importanza clinica e guarisce spontaneamente col ...
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Segmenti tubulari delle vie respiratorie, che si originano dalla biforcazione della trachea in due condotti principali (grossi b.) e, penetrando nei rispettivi polmoni, si ramificano nell’albero bronchiale, [...] vene intercostali superiori, la vena bronchiale sinistra nella vena emiàzygos o nella vena anonima sinistra; i linfatici vanno alle linfoghiandole bronchiali. Inervi, ricchi di gangli, emanano dal plesso polmonare posteriore.
Patologie bronchiali ...
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linfatico
linfàtico agg. [der. di linfa; cfr. il lat. lymphatĭcus «idrofobo, furioso»] (pl. m. -ci). – 1. In anatomia, della linfa, che si riferisce alla linfa: sistema l., il complesso degli elementi anatomici che nell’uomo, e nei vertebrati...
linfatismo
s. m. [der. di linfatico]. – Termine tradizionale della medicina costituzionalistica per indicare uno stato distrofico, con manifestazioni cliniche più frequenti nell’infanzia e in soggetti a costituzione longilinea e astenica,...