DUSMET, Giuseppe Benedetto (al secolo Melchiorre)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 15 ag. 1818, primo di sei figli, da Luigi Dusmet Desmours e da Maria dei marchesi Dragonetti Gorgone e fu battezzato [...] p. 104), stampa e circoli legati alla diocesi sostenevano l'intransigenza ma solo come riaffermazione dei principî cattolici. Forse era un limite caratteriale, forse era il riflesso d'una natura aristocratica, ma nel D. c'era la convinzione che se la ...
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BIANCHI, Luigi
Enzo Pozzato
Figlio del giurista Saverio, nacque a Parma il 18 genn. 1856. Entrato alla Scuola normale superiore di Pisa il 14 nov. 1873, si laureò in matematica il 30 nov. 1877. Fu abilitato [...] ; Sulle trasformazioni delle superfici applicabili sulle quadriche,ibid., XVI(1907), 1, pp. 707-716; Sopra un caso limite delle trasformazioni delle superfici applicabili sulle quadriche,ibid., XVIII(1909), 1, pp. 175-181; Sui gruppi di sostituzioni ...
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FARINA, Carlo
Rodolfo Baroncini
Nacque a Mantova, verosimilmente tra il 1600 e il 1605. Mancano notizie certe sulla sua origine familiare e sulla sua formazione. Si deve ricordare comunque che alcuni [...] definì "un divertente Quodlibet di ogni sorta di singolare invenzioni". Qui, animato da intenti descrittivi, il F. spinge al limite le potenzialità timbrico-espressive del violino: con l'ausilio di una quantità di effetti fino a prima intentati ("col ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] vi fosse qualcuno tanto pazzo da farsi perseguitare per dire che la Terra si muove): in nessun modo il B. avverte i limiti della scienza, ché il suo è solo rancore per l'intraprendenza spirituale umana, a cui è opposta la condizione meschina e monca ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] tipicamente antistorico.
Elementi mutuati dalla tradizione sono il ripieno a file separate, l'osservanza rigorosa dei "ritornelli" dopo il limite di 1/8, il rifiuto delle mutazioni composte. I "registri da concerto" sono di solito divisi in bassi e ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] C. si trova infatti la stessa argomentazione che svolge Moore nei suoi Principia ethica (1903) relativa al fatto che il limite teorico dell'utilitarismo morale consiste nel fatto di predicare un'evidenza cognitiva del fatto che l'utilità, o il bene ...
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INVERNIZIO, Carolina
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Voghera il 28 marzo 1851 da Ferdinando, funzionario del Regno di Sardegna, cui la città allora apparteneva, e da Anna Tettoni.
La data, accertata solo [...] ibid. 1904).
Il fascino proibito e morboso di tali tematiche si rivela, per esempio, nel Bacio di una morta, al limite di una situazione che sfiora la necrofilia sadiana. Possono così trovare sfogo, in altri termini, gli impulsi inconfessabili di una ...
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BARISINI, Tomaso, detto Tomaso da Modena
Enrico Castelnuovo
Nacque a Modena tra il 1325 e il 1326, da Barisino de' Barisini pittore, nominato per la prima volta in documenti modenesi del 1317. La data [...] svela anche in molti brani della Leggenda di s. Orsola al Museo civico, o negli affreschi sul pilone di S. Niccolò. Limite al moderno naturalismo del B. è semmai la frammentarietà dell'osservazione, la tendenza a trasformare tutto in episodio, che si ...
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CESARIS-DEMEL, Antonio
Mario Crespi
Nacque a Verona il 2 agosto del 1866 da Pietro e da Maria Borsa. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, dove si laureò nel 1890. Fin da studente aveva [...] ricerche furono la dimostrazione che la riviviscenza del cuore isolato è indipendente dalla causa della morte e, entro il limite di circa quaranta ore, dal tempo intercorso dalla morte all'inizio dell'esperimento; che essa è più facilmente inducibile ...
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JACOBBI, Ruggero
Simona Carando
Nacque a Venezia il 21 febbr. 1920, unico figlio di Nicola e di Lucia Dentis. Nel 1922 la famiglia si trasferì a Genova, dove lo J. frequentò le scuole elementari, poi [...] preferenze, le linee portanti della sua formazione culturale - simbolismo ed ermetismo, orfismo e un certo surrealismo, talvolta al limite dell'informale - che non a caso si ritrovano alla base anche della elaborazione poetica.
Lo J., che conosceva ...
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lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del bosco. In questo sign., la parola è oggi poco com....
limano1
limano1 s. m. [adattamento del russo liman, dal turco liman «porto», che a sua volta è dal gr. mod. λιμάνι, ant. λιμήν -ένος «porto»]. – In geografia fisica, lo sbocco del fiume quando è trasformato in laguna; il nome russo è usato...