HERMOLYKOS (῾Ερμόλυκος)
M. B. Marzani
Supposto architetto; questo nome fu trovato inciso sulla parte posteriore di un capitello ionico a Telmessos in Licia.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstl., II, Stoccarda [...] 1889, p. 360 ...
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Città capitale della Cibiratide, nella regione Cabalis, al confine meridionale della Frigia con la Licia; è detta Κ. ἡ μεγάλη (C. maior) per distinguerla dall'omonima città della Panfilia (C. minor). Fondata [...] da Lidî, secondo Strabone, abitata poi da Pisidî, la città si vantava tuttavia di aver avuto origine lacedemone. I suoi abitanti si distinguevano per la varietà dei linguaggi da essi parlati: lidio, solimo, ...
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ARYKANDA (Άρύκανδα)
I. BAYBURTLUOGLU
Antico centro della Turchia meridionale, posto a mezza strada sulla via principale che congiunge Elmalı a Finike. Dalle fonti antiche sappiamo che A. era l'ultima [...] l'odèion e l'agorà, sta il teatro, concepito come un teatro greco, ma realizzato in età romana, uno dei meglio conservati della Licia. L'auditorium ha una capacità di 3500 posti. L'edificio della scena era di ordine dorico, come attestano i frammenti ...
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Vedi XANTHOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
XANTHOS (v. vol. VII, p. 1225)
Ch. Le Roy
Non sono stati effettuati nuovi scavi nella città licia, greca e romana, ma un nuovo capitolo dell'esplorazione è [...] . La decorazione dell'iconostasi bizantina presenta influssi stilistici dell'Anatolia occidentale, in particolare frigi.
Bibl.: Periodo licio, greco e romano: Della serie Fouilles de Xanthos: P. Demargne, III. Le Monument des Néréides. Architecture ...
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Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] più subisce il fascino il giovane patrizio Vinicio, il quale troverà la felicità nella nuova fede e nell'amore per Licia.
Dal romanzo sono stati tratti alcuni adattamenti teatrali e cinematografici. Tra questi si ricorda, oltre al film (1912) di E ...
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Figlio di Lisimaco e di Arsinoe, aspirò invano nel 281 a. C. al trono di Macedonia, in competizione con T. Cerauno; divenne poi signore di Telmesso in Licia. Il nipote perdette il territorio di Telmesso [...] a vantaggio di Antioco III, ma poi lo riebbe dai Romani ...
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SOLINAS, Franco
Emiliano Morreale
SOLINAS, Franco. – Nacque a Cagliari il 19 gennaio 1927, da Pietro, ufficiale della Finanza, e da Maria Maddalena Casazza. Ebbe una sorella maggiore, Licia.
Legata [...] , con i figli, che trascorsero l’infanzia sull’isola fino all’adolescenza. Successivamente si trasferirono a Roma, dove Licia frequentò l’Università, mentre Franco fu iscritto alla Scuola militare. Durante la guerra vissero da sfollati a Nazzano ...
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RONCELLI, Giuseppe
Chiara Menoni
RONCELLI (Rondelli, Ronzelli), Giuseppe. ‒ Figlio di Alessandro e di Elisabetta Salamonopoli, nacque a Candia nel 1661. Gli studi svolti nel 1982 da Licia Carubelli [...] hanno prodotto l’anticipazione della data di nascita di due anni rispetto a quanto riportato nelle due biografie scritte da Angelo Mazzoleni (1767, pp. 5-7) e da Francesco Maria Tassi (1793, pp. 41-50). ...
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(dal gr. Λύκειος o Λύκιος) Nella mitologia greca, epiteto di Apollo, variamente spiegato: collegato al termine «lupo» (λύκος) o al trasporto del dio, subito dopo la nascita, in Licia (Λυκία) o infine [...] alla sua natura di divinità solare (dalla radice λευκ-, λυκ- «candore, luce»).
Ad Apollo L. era dedicato un santuario in una località a E di Atene alle pendici meridionali del Licabetto. Il luogo era ampio ...
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Epicureo del sec. II o III d. C., noto per la grande iscrizione che fece incidere nella parete d'un portico della sua città natale, Enoanda (tra la Pisidia e la Licia), di cui si sono conservati varî frammenti. [...] Essa è una specie di testamento spirituale di D., che la fece eseguire, pensando alla morte ormai prossima, nell'intenzione di diffondere il più possibile il vangelo epicureo: contiene infatti un sunto ...
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licere
lìcere v. impers. [dal lat. licēre "essere lecito"] (usato solo alla 3a pers. sing. dell'indic. pres., lice), poet. – Essere lecito, permesso, in quanto concesso dalle leggi morali o (impropriamente) dal destino: Né più si brama, né...
liceita
liceità s. f. [der. del lat. licere «esser lecito»]. – L’esser lecito, la condizione di ciò che è lecito: sostenere, mettere in dubbio la l. di un atto, di un comportamento.