LINARES, Vincenzo
Alice Di Stefano
Nacque a Licata il 6 apr. 1804 da Filippo, agiato mercante di origine spagnola, e da Nicoletta Lenzi. Dopo i primi studi nella città natale si trasferì a Palermo, [...] , p. 191; L. Capuana, L'isola del sole, Catania 1898, pp. 92, 99; L. Vitali, Per le onoranze funebri a V. L., discorso…, Licata 1902; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1934, II, p. 917; Diz. dei siciliani illustri, Palermo 1939, p. 294; A. Navarria, Un ...
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Scrittrice italiana (n. Catania 1966). Autrice televisiva, ha collaborato alla realizzazione di diversi programmi di successo tra i quali Festivalbar e Buona Domenica, e scrive per giornali nazionali. [...] volontà (2003) ed è del 2006 il suo primo romanzo Picciridda, da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da P. Licata. Tra gli altri libri pubblicati si ricordano: Casca il mondo casca la terra (2012), Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ricordi ...
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SERENI, Vittorio
Giuliano Manacorda
(App. IV, III, p. 307)
Poeta italiano, morto a Milano il 10 febbraio 1983. Intensa è stata anche l'attività di S. traduttore (da E. Pound, J. Green, G. Apollinaire, [...] e i messaggi sentimentali, Firenze 1985; AA.VV., La poesia di Vittorio Sereni, Atti del Convegno, Milano 1985; M.L. Baffoni Licata, La poesia di Vittorio Sereni, Ravenna 1986; A. Luzi, Introduzione a Sereni, Bari 1990; G. Lonardi, Introduzione a V ...
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GHIRON, Samuele
Fiammetta Lozzi Gallo
Nacque il 5 ott. 1842 a Casale Monferrato da Elia Vita e Rosa Sacerdote. La sua era una importante famiglia ebraica piemontese, colta e agiata, che annoverava tra [...] , Torino 1960, p. 76; O. Majolo Molinari, La stampa periodica romana dell'Ottocento, I, Roma 1963, p. 259; G. Licata, Storia del Corriere della Sera, Milano 1976, pp. 84, 598; La pubblicistica nel periodo della scapigliatura. Regesto per soggetti dei ...
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CASNATI, Francesco
Ciro Cuciniello
Nato a Steinamanger (odierna Szombathely) in Ungheria il 26 luglio 1892 da Angelo, impiegato nell'amministrazione asburgica, e da Giuseppa Korinek, si trasferì ancora [...] : F. C., in L'Osserv. romano, 24 luglio 1963; G. Bianchi, 25 luglio crollo di un regime, Milano 1963, pp. 293, 750; G. Licata, Giornal. cattolico ital., Roma 1964, p. 112; F. Boneschi, La terza pagina ital., Roma 1966, pp. 23, 149, 170; A. Galletti ...
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CIPOLLA, Arnaldo (pseud. Arci; Sirio)
Francesco Dragosei
Nato a Como il 26 sett. 1877 da Antonio, professore di lettere e provveditore agli studi, e da una nobildonna piacentina, Giulia Bracciforti, [...] , Letterari e giornalisti contemp., Napoli 1922, p. 104;C. Barbagallo, Cento anni di vita ital., II, Milana 1949, p. 512;G. Licata, Storia e linguaggio dei corrisp. di guerra, Milano 1972, pp. 77 s., 85 s., 112, 138, 141;Id., Storia del Corriere ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] del B. alla Rassegna nazionale e le critiche diquest'ultima all'anticarduccianesimo del proprio collaboratore, cfr. G. Licata, La Rassegna nazionale, Roma 1968, ad Indices (con le precisazioni recensitive di P. Treves, in Rassegna pugliese ...
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MANTOVANI, Dino
Antonio Carrannante
Nacque il 14 nov. 1862 a Venezia, da Antonio, medico, che aveva prestato la sua opera nei moti del 1848 a Venezia, e da Matilde Badoer, di famiglia patrizia veneziana. [...] -199); B. Croce, U. Fleres - D. M., in Letteratura della nuova Italia. Saggi critici, VI, Bari 1974, pp. 139-143; G. Licata, Storia del Corriere della sera, Milano 1976, p. 137; S. Timpanaro, Il socialismo di E. De Amicis. Lettura del "Primo Maggio ...
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DE MARCHI, Attilio
Piero Treves
Nacque a Milano, da Giovanni e da Caterina Perego, il 18 marzo 1855, in una famiglia non facoltosa, ma certo impegnata e capace d'impartire ai quattro figli (Emilio, [...] 33 ss.della commem. a cura di C. Pascal, A. D., Milano 1916.Per la collaborazione del D. alla Rass. nazionale, cfr. G. Licata, La Rass. nazionale, Roma 1968, p. 597 (con ampie citazioni degli scritti letterario-morali del De Marchi). Si v. inoltre A ...
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licere
lìcere v. impers. [dal lat. licēre "essere lecito"] (usato solo alla 3a pers. sing. dell'indic. pres., lice), poet. – Essere lecito, permesso, in quanto concesso dalle leggi morali o (impropriamente) dal destino: Né più si brama, né...
liceita
liceità s. f. [der. del lat. licere «esser lecito»]. – L’esser lecito, la condizione di ciò che è lecito: sostenere, mettere in dubbio la l. di un atto, di un comportamento.