Di questo singolare scrittore latino, che fu il più versatile e fecondo del secolo degli Antonini (II d. C.), i dati biografici si ricavano pressoché per intero dalle sue stesse opere, più o meno copiosi [...] che già da lui invocata con fervorosa preghiera lo avverte che il giorno dipoi mangi oggi la critica ritiene che fonte comune alle due opere fossero le Metamorfosi dell'opera d'arte; forse in parte giustificata dal riscontro con l'ultimo librodelle ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] libro che riassume la dottrina cristiana. Quando, cioè, già nel sec. VII, divenne comune e pubblica la spiegazione della per ottenere la vita eterna, cioè i sacramenti e la preghiera. Per giungere a questo tipo, il catechismo è passato attraverso ...
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Uno dei sacramenti della Chiesa, in cui sotto le specie del pane e vino si contengono il corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo.
Il dogma e la sua teologia. - Il nome. - I vocaboli con cui si designò [...] stesso nome. Nel secolo IV era già d'uso comune, sia nelle chiese greche sia nelle occidentali. Nei tempi il corpo eucaristico di Cristo: il libro è dell'831. Ratramno di Corbie nell'859 si consacrano a questa preghiera perpetua. D'istituzione ...
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LUCREZIO (T. Lucretius Carus)
Ettore Bignone
Poeta romano del sec. I a. C. Nulla sappiamo della sua vita, se non due date incerte della nascita e della morte, e una tragica notizia di suicidio per un [...] (Della natura) riproduce quello dell'opera capitale in 37 libri di Epicuro (Περὶ ϕύσεως). Ma se prosastico, e comune nella Lucrezio. Il primo libro infatti si apre con un inno a Venere, la forza creatrice della natura e con una preghiera alla dea, la ...
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INNO (dal gr. ὕμνος, lat. hymnus)
Giuseppe DE LUCA
Nicola TURCHI
G. Co. *
L'inno si può definire come una forma speciale e più elevata di preghiera, dalla quale si distingue perché è associato al [...] dell'inno greco ci è conservata nella preghiera di Ulisse ad Atena nel decimo librodell'Iliade (278-282) e consiste nell'invocazione e nella preghiera un vero e proprio genere letterario, un luogo comunedell'attività del poeta. Gl'inni di Alceo ad ...
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Librodell'Antico Testamento, così chiamato dai Latini fin dal sec. III, ma dai Greci e dagli Ebrei più rettamente detto Sapienza (o Sentenze) di Gesù figliuolo di Sirac o semplicemente Sirac, uno di quelli [...] comuni a più di un codice, e le antiche versioni greca e siriaca, si vede che il testo non ci fu tramandato con quella cura e fedeltà che si usò coi libridella religione (XXXIV-XXXV). Preghiera per la difesa e la diffusione della religione d'Israele ...
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L'egemonia della vista, nell'attività pratica e percettiva, ha fatto ritenere la cecità una delle più irreparabili sventure; e ogni manifestazione di capacità dei ciechi desta sorpresa, suscitando l'ipotesi [...] libro V delle Tusculane, di Diodoto filosofo e geometra cieco; Cornelio Aufidio, privo della alla carità e alla preghiera. Si conservano gli statuti della Fraglia di S. Maria non più di sei, all'alfabeto comune in rilievo, che male si percepisce ...
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GIUSEPPE, Flavio (Φλάουιος 'Ιώσηπος, Flavius Iosēphus; o meno corretto Giuseppe Flavio)
Arnaldo Momigliano
Storico giudeo. Figlio di Mattia, appartenente a famiglia sacerdotale, nato nel 37-38 d. C. [...] ogni comune categoria della religiosità farisaica: anche se raramente ne discorre, egli non sa che cosa siano la preghiera, cura di V. Ussani, nel citato Corpus, Vienna 1932. Il libro VI della Guerra giudaica siriaco, ed. da H. Kottek, Berlino 1886. ...
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Poeta inglese, nato nel 1731 a Berkhampsted nel Hertfordshire dove il padre era parroco. La madre, Anna Donne, discendeva dal poeta John Donne (v.). Quando essa morì, il ragazzo fu mandato in una scuola [...] nel comune godimento gli Olney Hymns, scritti su preghiera e con la collaborazione del poema speculativo e descrittivo in sei libri di versi sciolti, rivela i suoi sull'erba e sull'acqua; e la vita della campagna, il guardaboschi con il suo cane, il ...
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. È la principale fra le divinità minori della mitologia nordica. Il nome pare significhi "splendente", o, più probabilmente, è derivato dall'appellativo baldr (anglosassone bealdor) "signore". Due differenti [...] libridell'Edda, e una danese secondo la narrazione contenuta nel libro terzo delladella leggenda; neppure sono concordi le opinioni sull'origine stessa del mito.
La comune il pianto delle cose per il riscatto del morto è la dolente preghiera dei vivi ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, ant. truòvo, ecc.). – 1. Imbattersi in ciò...