In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] del re, fu redatta da autore o da autori fisicamente e biograficamente estranei all’isola. La presenza dei precedente, ci riconduce l’antecedente (x), oggi perduto, del Libro siciliano (Ls), zibaldone parimenti introvabile, da cui Gianmaria Barbieri ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] latino. A Brancati il re Ferrante d’Aragona commissionò la successive: il siciliano scritto usato nel corso dei secoli è atipico per la sua modernità, cioè 419).
Barbato, Marcello (2001), Il Libro VIII del Plinio napoletano di Giovanni Brancati, ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] da me, io, frugando in mezzo a certi libri nell’armadio, mi trovai fra le mani una fotografia (38) C’era una volta … – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No sotto la tuta mimetica conferivano l’apparenza dei loro movimenti. I due, con le ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] e libertà linguistica, Torino 1963, pp. 9 s.).
Dovevano passa-re molti anni perché le critiche ai neogrammatici, i richiami alle obiezioni piace chiudere questo mio libro" (p. 275).
Poco dopo questo estremo attestato dei legami che lo avvincevano ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] in complementi preposizionali (portami il libro → portamelo e non *portami esso viste), dal clitico ne partitivo (– ha voluto dei soldi? – no, non ne ha voluti) (34) Et in quello giorno servirono iiij re co·lle corone in testa et altri baroni ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] portavo).
Ci sono anche dei casi in cui il lettore naˈviʎːo ɔ pːer ˈarme ɔ pːer torˈmento ɔ pːer reˈkar ˈʤεnte skaˈtːʃata in lor paˈeze ε pːer ˈaltre koˈtali rami (Prima redazione del Libro de’ Vizî e delle Virtudi), in Id., Il Libro de’ vizî e delle ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] salta all’occhio la presenza fitta e costante dei termini che abbiamo esaminato nel § 1, a milanese Bonvesin da la Riva, il cui libro più noto è quello delle Tre scritture e in quelle astronomiche popolari (i Tre Re o Magi, le stelle della cintura di ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] Prose della volgar lingua (1525), che nel terzo libro forniscono all’italiano della poesia una vera e propria e due non, mai in rima farmi), la conservazione dei prefissi de- e re- (destrutto, depigne, refugio, refulse). Attraversano i Fragmenta ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] indicazione di un capitolo e delle pagine di un libro: il capitolo sei è a pagina otto.
si pospongono, invece:
(a) con nomi di re, papi, sovrani e analoghi (e in questo sulla riduzione da 400 a soli 100 milioni dei fondi per il 5 per mille, mentre, ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] ripigliar poi nome di lago (Alessandro Manzoni, ventisettana dei Promessi Sposi, cap. I)
(25) il nonno La Rettorica XXII)
(47) il re […] lasciò in aguato di fuori da onde ricevesse cotanto beneficio? (Bono Giamboni, Libro de’ Vizi e delle Virtudi XI)
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...