. Con questo nome, o con quelli di "chiesa anglicana" o "chiesa d'Inghilterra" (church of England) si designa, in senso stretto, il complesso delle due provincie ecclesiastiche di Canterbury e York. Ma [...] cattolica; se un anno più tardi, il cosiddetto librodei vescovi (Bishop's Book o Institution of a Christian per legge come chiesa di stato ha come proprio reggitore visibile il re d'Inghilterra. Essa riconosce tre simboli, il niceno, l'atanasiano, ...
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Strumento che serve a pesare i corpi.
La più antica documentazione storica completa circa questo importante strumento ci è pervenuta attraverso le opere di Archimede. La bilancia è fondata sul principio [...] in rilievi e in papiri funerarî, come ad es. nel Librodei Morti (Nuovo Impero, 1600-1100 a. C.). Nella scena , p. 20 seg.), perché vi è rappresentata appunto la figura del re di questo nome, intento a sorvegliare la pesatura e l'imballaggio del ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] , dall'ebr. ḥāsīd "pio") è da ricordare il Sēfer ḥăsīdīm (Librodei pii), raccolta messa insieme nel sec. XIII e giunta a noi in , con le quali si connettono dei movimenti messianici, quali quelli di Dāwīd Rĕ'ūbēnī e Shĕlōmōh Molko. Notevole il ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] rappresentato nobilmente, per citare due sole fonti, dal Librodei morti per l'Egitto e dal Lamento del giusto grandissima parte dall'immagine della divinità che detta le leggi al re, un codice intero e minuzioso come quello di Hammurabi. Non ...
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Poeta latino del sec. III-II a. C. Sul prenome Quinto non può esserci alcun dubbio, perché, oltre che da testimonianze concordi dell'antichità, esso viene attestato in modo particolare da Cicerone, il [...] arrivare. Gli avvenimenti erano esposti in ordine cronologico, e pare si possano distribuire così: nei libri 1°-3° era narrata l'origine di Roma e il periodo deire; fra il 4° e il 6° erano distribuiti i fatti sino alle guerre puniche, comprese ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] masoretico non può pretendere valore esclusivo.
Cronologia. - Il libro di Daniele spesso nota, alla maniera orientale, i rapporti con gli anni di reggenza dei varî re; e propriamente va dall'anno terzo di Joachim re di Giuda (I,1), cioè 603 a. C ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] deire persiani, la corrispondenza dei Samaritani (Esdra, IV, 7-16) e degli ufficiali (V, 6-17) con detti re, le relative risposte (IV, 17-22; VI, 6-12), e infine anche passi di una relazione in aramaico che costituirono i passi aramaici del libro ...
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Così si chiamano, in molte città greche, i magistrati maggiori (elenco e fonti in Schoener, col. 565 segg., v. Bibl.); in molte parti la terminologia deriva da imitazione d'istituti ateniesi, mentre è [...] nell'età di Aristotele. Secondo quanto narra il filosofo nel libro sulla costituzione degli Ateniesi (ed. Ferrini, III), la monarchia l'opinione che l'arcontato abbia avuto origine sotto uno deire successivi, Acaste; ed ha in ogni modo chiara la ...
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SONETTO
Mario Praz
. Composizione metrica di quattordici versi (endecasillabi in Italia, che è il paese d'origine), con rime disposte secondo schemi ben definiti. Un'idea di perfezione sembra associarsi [...] Terramagnino, e i poeti bolognesi del tempo della cattività di re Enzo. La difficoltà era la pietra di paragone di codesti le moltissime antologie di sonetti ricordiamo: C. Culcasi, Il librodei sonetti, Catania 1926 (vedine recensione di F. Neri, ...
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GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] statuette di pietra o di metallo prezioso, i corpi imbalsamati dei loro gatti. Nel Librodei Morti (cap. 17, ed. Naville) si ricorda come (I, 83), secondo cui il re Tolomeo, pur tenendo all'amicizia dei Romani, non avrebbe potuto sottrarre alla ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...