I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] ) tutte le volte che vedevo nostra madre tirar fuori dei soldi (Fenoglio 1991: 6)
(4) io mandavo fenomeno come una re-integrazione nell’italiano Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri (http://badip.uni-graz.at/).
Cini, Monica ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] indicazione di un capitolo e delle pagine di un libro: il capitolo sei è a pagina otto.
si pospongono, invece:
(a) con nomi di re, papi, sovrani e analoghi (e in questo sulla riduzione da 400 a soli 100 milioni dei fondi per il 5 per mille, mentre, ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] nel 1735, l’incarico di storiografo regio (attribuitogli dal re Carlo III di Borbone), la cui retribuzione alleviò le sue sia possibile leggere la storia dei popoli (ibid., Idea dell’opera, § 32; libro I, sezione II, capp. IV-V; libro II, cap. IV). A ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] dialetto, è simile a quella dei centri lombardi più industrializzati ma De Amicis ironizzava, nel suo libro L’idioma gentile, sul [e], [o] la e si pronuncia chiusa: [iˈdeːa] idea, [maˈreːe] maree, [pleˈbeːo] plebeo; mentre davanti a [u] è aperta: [ˈ ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] / matre, padre / patre, re / rege o concomitanza lessicale di 3). Nei capitoli xi-xiv del I libro Dante insegue la decentiorem loquelam del volgare illustre l’inserimento sistematico di h etimologica, la riduzione dei nessi cho, cha, gho, gha, la ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] regista (Raffaelli 1978: 201-288).
Per garantire la comprensione dei tecnicismi cinematografici, fiorì in Italia una precoce pubblicistica settoriale: Guglielmo Re, Vocabolario delle proiezioni (1907), Francesco Pasinetti, Dizionario cinematografico ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] tolto da più d’un mese ai suoi libri, costretto a dare importanza a tante cose, il troncamento nei sintagmi formati dalle sillabe -re, -le, -no + consonante, ivi, p. 723)
Esile, infine, lo strato dei prestiti, messi in corsivo, nel testo teatrale. ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] da Ghinassi (1968), sulla base dei due testimoni, i Vaticani latini 8205 (C) e 8206 (D). Scompare la dedica al re di Francia, cosicché i due libri della prima redazione confluiscono in uno solo; il II libro sulle facezie non ha significative varianti ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] esercito pontificio, alleato con l’imperatore Carlo V contro Francesco I re di Francia. Quando, dopo la morte di Leone X e il livello macrotestuale, negli incipit dei capitoli e deilibri (ma solo la suddivisione in libri è originale mentre quella in ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] alla grande tradizione erudita d'Oltralpe fornendo alla cultura italiana un'opera della levatura, per esempio, dei De re diplomatica libri di J. Mabillon (1709), ma pure discostandosene nelle modalità ("ciascuno poi di questi sopraddetti trasse fuori ...
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paralipomeni
paralipòmeni s. m. pl. [dal lat. tardo paralipomĕna, adattam. del gr. παραλειπόμενα, neutro pl. del part. pres. passivo di παραλείπω «tralasciare»]. – 1. Propr., cose tralasciate, cose omesse. La parola, usata assai raram. come...
effemeride
effemèride (o efemèride) s. f. [dal lat. ephemĕris -ĭdis, gr. ἐϕημερίς -ίδος «diario», comp. di ἐπί «sopra» e ἡμέρα «giorno»]. – 1. a. Anticam., erano detti effemeridi i libri in cui si registravano gli atti del re, dapprima giorno...