Zaghawa
Regno del Sahara occid., tra gli odd. Ciad, Camerun, Nigeria, Niger e Libia. Sorto secondo la tradizione araba sul finire del 9° sec. dal mitico re (mai) Saif, eponimo della dinastia saifawa. [...] Islamizzatosi nell’11° sec., raggiunse il suo massimo splendore nei secc. 12° e 13° per poi essere scosso da un frazionamento interno che nel 14° sec. spostò il centro del potere a Njimi nel Bornu ...
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Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] fatto incorporato nel Marocco, ma autoproclamatosi indipendente).
Il consta di due p rti radicalmente diverse per dimensioni e aspetti fisici: al ’estremo N l’A. propriamente detta, ampia non più di ...
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Famiglia d'origine turca che governò Tripoli d'Africa, in condizioni di semi-indipendenza dalla Porta ottomana, dal 1711 al 1835. Fondatore della dinastia fu Aḥmed (discendente da un giannizzero "originario [...] il prestigio della famiglia, decaduto per rappresentanti inetti, e si destreggiò tra Napoleone e l'Inghilterra. Ma appena tre anni dopo l'abdicazione di Yūsuf a favore del figlio, la Porta riuscì a ristabilire un diretto dominio sulla Libia. ...
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Uomo politico, nato a Benevento il 29 marzo 1883. Avvocato, combattente in Libia e nella prima guerra mondiale, fu deputato dal 1919 al 1926, anno in cui, avendo aderito all'Aventino, perdette il mandato [...] parlamentare. Antifascista, vissuto in disparte durante il ventennio, fu sottosegretario ai Lavori Pubblici nel 1° ministero Badoglio. Consultore nazionale e deputato alla costituente, è stato poi eletto ...
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Leptis Magna
Antica città dell’Africa settentr., a ca. 120 km dall’od. Tripoli, in Libia. Fondata dai fenici all’inizio del 1° millennio a.C., poi sottomessa a Cartagine e ai numidi, divenne città federata [...] di Roma durante la guerra giugurtina (111-105 a.C.) e colonia sotto Traiano. Centro economicamente molto importante, diede i natali a Settimio Severo, che a essa dedicò grandi cure. Raggiunse la massima ...
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Fondatore (sec. 10º) della dinastia musulmana sciita dei Fatimidi. Regnò (909-34) sull'Africa settentrionale, dalla Libia al Marocco escluso, e fondò presso Tunisi la sua capitale al-Mahdiyya. ...
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Stato dell’Africa settentrionale, affacciato a N e a E sul Mediterraneo, confinante a SE con la Libia e a O con l’Algeria. È il più orientale e il più piccolo dei tre Stati indicati, talora aggiungendovi [...] tumulti popolari, il presidente ha abbandonato il paese, e gli è subentrato Fouad Mebazaâ (n. 1933). Alle prime elezioni libere svoltesi nel Paese il 23 ottobre dello stesso anno per eleggere i 217 membri dell'Assemblea costituente incaricata di ...
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Generale italiano (Lodi 1879 - Roma 1970). Governatore militare di Addis Abeba nel 1936, fu poi capo di stato maggiore delle forze armate dell'AOI. Nel 1940 divenne vicecomandante delle truppe dell'Africa [...] settentr.; dopo il rimpatrio di R. Graziani, fu governatore e comandante superiore delle forze armate italiane della Libia. Nel 1942 comandò in Russia l'ARMIR, con cui partecipò alla battaglia decisiva del Don; il 10 sett. 1943 fu catturato dai ...
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Generale (Montebello Vicentino 1866 - Milano 1937); insegnò per qualche tempo nell'Accademia navale di Livorno; prestò servizio in Libia (1912-16). Nella prima guerra mondiale fu comandante della brigata [...] Barletta, poi capo di S. M. della 3a armata, quindi comandante del XXII corpo d'armata. Per la sua condotta nella battaglia di Vittorio Veneto fu insignito della medaglia d'oro al valor militare. Dopo ...
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Ripida scarpata che costituisce il versante occidentale del massiccio montagnoso del Tadrart, ai margini sud-occidentali del Fezzan (Libia). È uno fra i maggiori complessi d’arte preistorica della regione [...] submediterranea, espressione di una cultura notevolmente evoluta. Le manifestazioni di arte rupestre, che si susseguono dalla fine del Pleistocene agli inizi dell’era cristiana, sono state suddivise in ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...