ARELLIUS
M. Cagiano de Azevedo
Pittore attivo a Roma intorno alla metà del I sec. a. C. il quale, come dice Plinio (Nat. hist., xxxv, 119), aveva l'abitudine di effigiare nei quadri le sue amanti sotto [...] e del suo stile. Il suo nome latino non obbliga a credere che egli fosse romano: poteva ben trattarsi di un liberto.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstler, Stoccarda 1889, II, p. 305; J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2383; W. Helbig, Untersuchungen ...
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KORNELIOS (Κορνήλιος)
G. Becatti
Scultore di Afrodisiade che firma in greco una base in marmo bigio scuro trovata ad Olimpia. La firma è in lettere un po' irregolari ed è seguita da un'invocazione a [...] I sec. d. C. Poiché l'artista ha un nome romano, pur dicendosi di Afrodisiade e firmando in greco, può trattarsi di un liberto.
Bibl.: E. Curtius, Olympia, V, n. 643; E. Loewy, I. G. B., p. 259, n. 368; M. Squarciapino, La Scuola di Afrodisia, Roma ...
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MINORI
M. Napoli
Centro abitato situato sulla costiera amalfitana, nella breve insenatura dove sfocia il torrente Regina minor. Nella costiera amalfitana, tra Positano e Maiori, sono state rinvenute [...] e doveva possedere numerose ville della famiglia imperiale. E se la villa romana di Positano (v.) doveva appartenere ad un liberto di Claudio, la bella villa romana di M. dovette appartenere molto probabilmente, se non ad un membro della famiglia ...
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COSSUTIUS, Marcus (Μάρκος Κοσσούτιος)
M. Floriani Squarciapino
È uno scultore d'Afrodisiade che ci è noto soltanto dalla firma incisa su una base di marmo bianco rinvenuta in Paro; l'opera cui la firma [...] Marcus Cossutius Cerdo - ambedue della scuola pasitelica, potrebbero far pensare che non solo lo scultore d'Afrodisiade fosse liberto dello stesso patrono degli altri, ma che anch'egli, forse, operasse nella cerchia pasitelica.
Bibl.: M. Squarciapino ...
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ALBARIUS
I. Calabi Limentani
L'artigiano della decorazione murale con intonaci e con stucchi, l'opus albarium o semplicemente albarium, era chiamato in Roma albarius; oltre che in autori tardi (cfr. [...] 337 (Cod. Iust., x, 66, 1). È notevole che i due albarii romani noti dalle loro iscrizioni funerarie siano un ingenuus, Q. Gaelius Saturninus (C. I. L., vi, 9140), e un liberto, se non anch'esso ingenuus, C. Atenius Philadelphus (C. I. L., vi, 9139). ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] sono testimoniati due schiavi (a Pozzuoli, C. I. L., x, 1914, e a Chiusi, C. I. L., xi, 2133) e tre liberti presso Verona, un liberto d'alto rango sociale, un seviro (C. I. L., v, suppl. Pais, I, 215), ad Aquileia (C. I. L., v, 3428) e a Canosa (C ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] di Marco) lascia due firme su opere trovate a Lanuvio nel luogo della villa di Antonino Pio (Kaibel, 1249); M. Cossutius Don., liberto di Marco, dedica un tripode assieme ad un altro m. (C.I.L., xi, 1415); e forse allude al proprio lavoro anche ...
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TURMASGAD (Iupiter Optimus Maximus Turmasgadis o Turmasgades)
G. Bordenache
Ipostasi orientale di Giove, introdotto nell'Impero Romano dalle truppe o dai coloni dell'Asia Anteriore.
L'epìklesis di T. [...] dei tre monumenti figurati giunti sino a noi (un rilievo su uno dei lati di un altare, dedicato al dio da un liberto imperiale di nome Orthius) presenta una figurazione abbastanza diversa - aquila su testa di toro (o di cavallo?) - ci mostra che l ...
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BENENATUS (Benenātus)
L. Guerrini
Mosaicista del V sec. d. C. circa, la cui firma appariva su un mosaico, ora perduto, a Seriana (antica Lamiggiga, Africa settentrionale). Si trattava di un mosaico rinvenuto [...] si adatta ad una datazione intorno all'inizio del V secolo. Dal nome unico, si deduce che B. doveva essere un servo, liberto o figlio adottivo di un ricco patrizio, probabilmente cristiano. Il nome del mosaicista è seguito dall'indicazione tes(s)el(l ...
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PLASTES (πλάστης)
I. Calabi Limentani
Plastes, nome raramente usato per indicare lo scultore in terracotta (v. anche fictor, coroplastes). Plastice, col nome greco, Plinio chiama l'arte di modellare [...] , pagati solo cinquanta denari (C. I. L., iii, Suppl., p. 1936). Un' iscrizione della città di Roma ricorda un p. liberto, M. Pilius Timo (C.I.L., vi, 37400).
Bibl.: H. Blümner, Technologie und Terminologie der Gewerbe und Künste bei Griechen und ...
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liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...