ALBARIUS
I. Calabi Limentani
L'artigiano della decorazione murale con intonaci e con stucchi, l'opus albarium o semplicemente albarium, era chiamato in Roma albarius; oltre che in autori tardi (cfr. [...] 337 (Cod. Iust., x, 66, 1). È notevole che i due albarii romani noti dalle loro iscrizioni funerarie siano un ingenuus, Q. Gaelius Saturninus (C. I. L., vi, 9140), e un liberto, se non anch'esso ingenuus, C. Atenius Philadelphus (C. I. L., vi, 9139). ...
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SCIPIONE Nasica, Publio Cornelio (P. Cornelius P. f. Scipio Nasica)
Alfredo Passerini
Console nel 138. Nel 149 fu tra i legati che ricevettero in consegna da Cartagine le armi dopo la resa. Non riuscì [...] si lasciò perfino trascinare al carcere); allora un tribuno avverso lo chiamò per ingiuria col nome d'uno schiavo o liberto malfamato, Serapione; e così fu poi soprannominato. Ma la lotta contro gli attentatori all'ordine costituito si scatenò nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Orazio: poesia e saggezza di fronte alla precarieta della vita
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Attraverso la sua vasta [...] sorta di voce di un altro sé: in Satire II, 7 si fa obiettare dal servo Davo, cui è stata concessa libertà di parola secondo la tradizione del giorno dei Saturnali, l’incapacità di rimanere fedele proprio a quei principi. Questa finzione letteraria ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] sono testimoniati due schiavi (a Pozzuoli, C. I. L., x, 1914, e a Chiusi, C. I. L., xi, 2133) e tre liberti presso Verona, un liberto d'alto rango sociale, un seviro (C. I. L., v, suppl. Pais, I, 215), ad Aquileia (C. I. L., v, 3428) e a Canosa (C ...
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(o manumissione) Nell’antica Roma, atto con il quale il dominus (padrone) proclamava libero il suo schiavo, rinunciando alla potestà o manus che aveva su di lui e facendogli acquistare la libertà e la [...] la predisposizione di un’apposita clausola di ultima volontà (manumissio testamento). Lo schiavo acquisiva così la condizione di liberto, che gli imponeva, comunque, di rimanere in qualche modo legato al suo patrono, cui erano dovute manifestazioni ...
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PILATO, Ponzio (Pontius Pilatus)
Giuseppe RICCIOTTI
Raffaele CORSO
Fu il quinto dei procuratori romani che dall'anno 6 d. C. governarono la Giudea: egli governò dal z6 al 36; la sua massima notorietà [...] a un'origine sannita, il cognomen Pilato non è certo da derivarsi da pileus (v. Pileo; quasicché egli fosse un liberto di umile origine), bensì da pilum, "dardo"; il praenomen non ci è stato tramandato. Doveva appartenere, come gli altri procuratori ...
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Da Taranto condotto schiavo a Roma nel 272 entrò, come litterator, nella casa di un Livio da cui fu affrancato. Il prenome T (Titus), dato da alcune fonti, è dovuto a scambio con il prenome dello storico [...] il vincitore di Sena Gallica, oltre alla difficoltà del prenome L e non M - difficoltà non insormontabile, poiché un liberto poteva talora assumere un prenome diverso da quello del patrono - si oppone la cronologia. M. Livio Salinatore, console la ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] di Marco) lascia due firme su opere trovate a Lanuvio nel luogo della villa di Antonino Pio (Kaibel, 1249); M. Cossutius Don., liberto di Marco, dedica un tripode assieme ad un altro m. (C.I.L., xi, 1415); e forse allude al proprio lavoro anche ...
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REVOCA (lat. revocatio; fr. revocation; sp. revocación; ted. Widerruf; ingl. revocation)
Giovanni MIELE
Guido DONATUTI
Diritto privato. - Diritto romano. - Consiste: a) in una dichiarazione di volontà [...] , agli eredi di quello, quando fossero stati offesi dal liberto e, finalmente, per una costituzione di Teodosio II e di Pavia, 1919; P. De Francisci, La revocatio in servitutem del liberto ingrato, in Mélanges de droit Romain dédiés à G. Cornil, I, ...
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VIATORE
Gioacchino Mancini
I magistrati romani avevano al loro seguito funzionari minori detti apparitores, fra cui erano i viatores. Formavano un corpo o collegio, con a capo un magister, comprendente [...] , i XV viri sacris faciundis, i sodales Augustales, ecc. Erano reclutati fra i liberti imperiali e di privati; Epafrodito, il liberto di Nerone che aiutò il suo signore a darsi la morte, era Caesarum viator. Le funzioni dei viatores erano analoghe a ...
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liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...