PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor [...]
Ti. Claudius Soter (Roma, iscr. fun., C. I. L., vi, 9793; Giuliano, 14; E. A. A., ii, p. 708, s. v.).
P. Cornelius Philomusus (lib., Roma, iscr. fun., C. I. L., vi, 9794; Giuliano, 15; E. A. A., ii, p. 855, s. v.).
Cornelius Pinus (Plin., Nat. hist ...
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ROSMERTA (Rosmertā)
A. Bisi
Divinità femminile di origine celtica adorata nelle Gallie, assurta al ruolo di paredra di Mercurio al tempo della conquista romana.
L'etimologia del nome, nonostante i molti [...] è venerata da legionari e magistrati, mentre R. ha il suo culto nelle classi più basse della popolazione, mercanti, liberti, piccoli funzionarî provinciali. Ciò dimostra che la dea deve essere considerata, non già come vorrebbero alcuni, una seconda ...
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BULLA
M. T. Amorelli*
Il nome b. designava presso i Romani ogni specie di oggetti di forma arrotondata, in apparenza gonfi, come una bolla d'acqua, ed anche alcuni ornamenti di mobili e di utensili [...] (insignia ingenuitatis, Val. Max., v, 6, 8; signum libertatis, Schol. Iuv., 5, 164); ma furono poi concesse anche ai figli dei liberti.
In origine la b. aurea era usata dai ricchi, più tardi da tutti coloro che erano nati liberi. Anche le fanciulle ...
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ORNATOR-ORNATRIX
I. Calabi Limentani
Il femminile ornatrix è largamente testimoniato dagli autori oltre che dalle iscrizioni, e sappiamo che significava acconciatrice (Ovid., Ars am., iii, 259; Am., [...] addetti alla ratio ornamentorum della casa imperiale: dai semplici schiavi ab ornamentis (C.I.L., vi, 3991-2; 8952-3), ai vari liberti: ab ornamentis (C.I.L., vi, 8954-5), adiutores proc(uratoris) rationis ornamentorum (C.I.L., vi, 8950), adiutor a ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] , invece, l'interno si arricchisce di pitture e stucchi che scandiscono il ritmo delle nicchie; esemplari l'enorme colombario dei liberti di Livia e quello di Pomponio Ila sulla via Appia, di poco più tardo. Tombe a cella realizzate in laterizio ...
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EBORARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice specializzato in lavori di avorio si chiamava in Roma eborarius o eburarius; le iscrizioni hanno anche eborarius faber (C. I. L., vi, 9397, 33432) e politor [...] per Phidiam (Comptes rend. Acad. Inscr., 1947, p. 97).
Gli e. che hanno lasciato testimonianza epigrafica, sono una decina, tutti liberti e solo della città di Roma. Essi sono nominati anche nella costituzione con cui Costantino esentò una serie di ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum: Magdalensberg
Gernot Piccottini
Magdalensberg
Il M. è, per quanto riguarda la sua altezza (1058 m), il secondo fra [...] da un laboratorio italico, della quale esiste oggi soltanto una copia del XVI secolo; essa fu donata da due liberti, commercianti provenienti dall’Italia settentrionale – A. POBLICIUS D. L. ANTIOC(HUS) / TI. BARBIUS Q. P. L. TIBER(INUS) (ILLRP ...
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LAPIDARIUS
I. Calabi Limentani
Era in Roma soprattutto il tagliatore di pietra per uso edilizio (lapidarius, l. opifex, faber l.); ma con lo stesso nome si designava anche il cavatore (v. anche lapicida), [...] iii, p. 830 = p. 1934), a 50 denari al giorno; 10 denari in meno del marmorarius. L. assieme a pavimentarii sono schiavi e liberti imperiali (C.I.L., vi, 8871, x, 6638). I lapidarii sono spesso associati in collegi, ma non si tratta di scultori o di ...
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VATICANO, Stato della Città del (XXXIV, p. 1032)
Enrico JOSI
Giuseppe NICOLOSI
Diocleziano REDIG DE CAMPOS
La seconda Guerra mondiale, le successive vicende internazionali e dei singoli stati, e in [...] provincia Belgica; o un Aur(elius) Hermes duorum Augustorum libertus, cioè di Diocleziano e Massimiano; ma per lo più appartennero a liberti di note famiglie, quali i Marci, i Popilî, i Tullî, i Valerî o anche di famiglie plebee quali i Cetennî.
L ...
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Vedi GRAVISCA dell'anno: 1973 - 1994
GRAVISCA (Gravisca, Graviscae)
M. Torelli
Antico porto di Tarquinia, a circa 7 km dal sito della città etrusca e romana, nel luogo dell'abitato medievale e moderno [...] la notizia di una nuova deduzione di coloni sotto Augusto (Lib. Col., 220) è stata dai più giudicata sospetta; tuttavia vi, 32526: Claudia o Clustumina), che a G. esisteva un collegium di liberti, forse Augustali (C.I.L., xi, 3378) e che vi erano ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...