. Erano gli appaltatori della decuma dei prodotti del suolo pagata dalle città della Sicilia, che non erano federate o immuni o il cui territorio non era agro pubblico del popolo romano. L'appalto di queste [...] persone modeste, all'infimo gradino della classe dei publicani, e troviamo fra essi cittadini romani, siciliani, liberti, perfino schiavi pubblici: le città stesse obbligate alla decima concorrevano all'appalto. La percezione veniva aggiudicata a ...
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VESTIARII
. Col nome di vestiarii (negotiatores vestiarii) si designavano in Roma i mercanti di vestiti, mentre il vestificus o vestitor corrispondeva al nostro sarto tagliatore e il sartor o sarcinator [...] (de vico Tusco, de horreis Agrippianis, ecc.). La professione era per lo più esercitata da uomini liberi o da liberti; gli schiavi indicati come vestiarii dovevano essere invece i guardarobieri delle case più ricche (gr. ἱματιοϕύλαχες). Si ricordano ...
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Vedi ANAGNI dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ANAGNI (Anagnĭa)
G. Cressedi
Antica città degli Ernici, nel Lazio meridionale, su uno sprone tufaceo alto 460 m 5. m., dominante la valle del Sacco. Conquistata [...] archi della stessa tecnica. Sul posto della chiesa di S. Chiara sorgevano le terme, restaurate da Evodo e Marcia, liberti imperiali, e la contrada, che oggi si chiama Piscina, ne conserva il ricordo nella toponomastica. In un ambiente sotterraneo ...
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VIATORE
Gioacchino Mancini
I magistrati romani avevano al loro seguito funzionari minori detti apparitores, fra cui erano i viatores. Formavano un corpo o collegio, con a capo un magister, comprendente [...] collegi sacerdotali, quali i VII viri epulonum, i XV viri sacris faciundis, i sodales Augustales, ecc. Erano reclutati fra i liberti imperiali e di privati; Epafrodito, il liberto di Nerone che aiutò il suo signore a darsi la morte, era Caesarum ...
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semilibertà diritto Modalità di esecuzione della detenzione, prevista dalla l. 354/1975, che attenua lo stato di privazione della libertà consentendo al condannato o all’internato di trascorrere parte [...] mondo greco e romano furono molte e non omogenee tra loro (per es., i claroti cretesi, servi agricoli; i liberti romani, schiavi liberati; i coloni agricoli dell’età imperiale). Presso le popolazioni germaniche, all’atto delle invasioni barbariche ...
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. Nell'antichità la scrittura dei testi era affidata esclusivamente a schiavi literati, a servizio di privati o del pubblico, riuniti in officine esercite da venditori di libri, addestrati fin dall'infanzia [...] Gli scavi di Pompei hanno restituito anche una libreria con annesso laboratorio di copia; talvolta erano gli stessi copisti, liberti, ad esercire tale commercio. Il copista decorava i manoscritti, ne incollava insieme le pagine, le rilegava e talora ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] dalla fine del secolo I vi aspirarono cavalieri di riconosciuto valore letterario. Perciò l'imperatore accordò talvolta ai suoi liberti l'ingenuitas e la dignità equestre, quando li nominò a tale carica. Gli addetti dll'ufficio a cognitionibus erano ...
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Imperatore romano dal 211 al 217. Nacque a Lione il 4 aprile del 186 da Settimio Severo, allora governatore (legato pretoriale) della Gallia Lugdunense, e da Giulia Domna. Il suo nome doveva essere, regolarmente, [...] di recente si è cercato di dimostrare.
Tornando all'esame della portata dell'editto, oltre ai barbari dediticii e ai liberti ex lege Aelia Sentia, altri gruppi dopo il 212 compaiono ancora senza la cittadinanza romana, e cioè taluni fra i componenti ...
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Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] ). Istituzioni analoghe della Roma imperiale erano i valetudinaria, nei quali le grandi famiglie patrizie ricoveravano i propri liberti e gli schiavi, e le medicatrinae o iatreiae, organizzate dagli stessi medici per accogliervi gli infermi da ...
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Interprete di un’azione drammatica rappresentata scenicamente. L’a. teatrale è interprete di un testo artisticamente compiuto, mentre l’a. cinematografico – in possesso di una tecnica particolare legata [...] , oltre agli a. veri e propri, un cantante e un flautista. Tutti erano reclutati fra gli schiavi e i liberti.
Nel Medioevo il dramma liturgico trovò i primitivi interpreti tra sacerdoti e chierici, mentre gli a. delle sacre rappresentazioni erano ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...