Console designato per l'anno 48 d. C., suscitò con la sua bellezza una sfrenata passione in Messalina, la moglie dell'imperatore Claudio, con la quale celebrò pubbliche nozze, in assenza dell'imperatore. [...] Questi, sollecitato dai suoi liberti, in particolare da Narciso, condannò a morte i due adulteri (48). ...
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Papirologo e antiquario italiano (Taranto 1883 - Milano 1968), prof. (1925-1953) di antichità classiche nell'Univ. cattolica di Milano, direttore delle riviste Aegyptus ed Epigraphica. Si ricordano, fra [...] i molti scritti: La manomissione e la condizione dei liberti in Grecia (1908); Aquileia romana: ricerche di storia e di epigrafia (1930); I Severi: la crisi dell'Impero nel III secolo (1949). ...
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OPERE
Emilio Albertario
. La disciplina giuridica delle opere è nel diritto romano diversa secondo che esse sono prestate dall'uomo libero, dallo schiavo o dal liberto.
1. Opere dell'uomo libero. - [...] . 143-158; C. Longo, Operae, in Encicl. giur. it.; E. Albertario, Sul dir. dell'erede estraneo alle opere dei liberti, in Filangieri, 1910; B. Biondi, Iudicium operarum, in Ann. Univ. Perugia, 1914; E. Albertario, Nuove osserv. sulla trasmissibilità ...
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Lo schiavo che presso gli antichi Romani aveva l’incarico di chiamare chiunque fosse desiderato dal padrone.
Inserviente che assisteva nelle sacre funzioni ogni membro dei più importanti collegi sacerdotali. [...] I c. dei pontefici e dei flamini, per lo più liberti, erano riuniti in corporazione. ...
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Senatore romano (3º-2º sec. a. C.), cadde prigioniero nella seconda guerra punica; liberato (201), seguì il carro di Scipione con un pileo in testa (donde ebbe il soprannome di pilleatus); tribuno della [...] plebe (189), fu autore di una legge in favore dei figli dei liberti; pretore (187), condusse severamente il processo contro Scipione Asiatico. ...
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PROCURATORE
Edoardo Volterra
. Diritto pubblico romano. - Come i privati, anche l'imperatore ha i suoi procuratores per amministrare il patrimonio (fiscus, patrimonium) e le provincie che gli appartengono. [...] sono quasi esclusivamente scelti tra i cavalieri; solo i funzionarî infimi della casa imperiale sono scelti fra i liberti.
Sotto il nome di procuratores si comprendono i seguenti funzionarî: 1. funzionarî della casa imperiale: procurator patrimonii ...
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. Secondo l'uso invalso durante le guerre civili, Augusto e gli altri imperatori romani sino a Galba ebbero per la sicurezza personale propria e dei membri della loro famiglia, oltre ai pretoriani, una [...] Benché servissero quali soldati, non costituirono un'unità militare; erano divisi in decurie comandate da decurioni scelti fra schiavi, liberti e, certo al tempo di Caligola, fra gladiatori. Il collegio che s'intitolava da essi ebbe quasi certamente ...
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Presso i Romani fu dapprima lo schiavo pronto a chiamare chi il padrone desiderasse; più tardi quell'inserviente che assisteva nelle sacre funzioni ciascun membro dei più importanti collegi sacerdotali. [...] Era scelto dallo stesso sacerdote, quasi senza eccezione, fra i suoi liberti, ma dipendeva dall'intero collegio, al quale, entrando, pagava una data somma. Si conoscono calatori dei pontefici e dei flamini, degli auguri, dei quindecemviri, degli ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] il resto d'Italia sono testimoniati due schiavi (a Pozzuoli, C. I. L., x, 1914, e a Chiusi, C. I. L., xi, 2133) e tre liberti presso Verona, un liberto d'alto rango sociale, un seviro (C. I. L., v, suppl. Pais, I, 215), ad Aquileia (C. I. L., v, 3428 ...
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È colui che presso i Romani aveva in custodia il tempio (aedes) o qualunque altro edificio di carattere sacro. Abitava presso il monumento affidato alle sue cure e, oltre alle normali funzioni di custodia, [...] importanza dei templi a loro affidati: potevano essere liberti imperiali, o liberti o servì dello stato o di privati. Fuori di Roma gli editui eran per lo più liberti o servi dello stesso municipio o colonia. L'edituo dei collegi ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...