Lodi, Sikandar
Sultano di Delhi (m. 1517). Regnò dal 1488 al 1517, succedendo al padre Bahlul. Si dedicò soprattutto al consolidamento interno, istituendo un più stretto controllo (specie finanziario) [...] sull’aristocrazia afghana. In politica estera si limitò ad affrontare la minaccia dei Tomar di Gwalior. Fondò Agra nel 1504. Fervente musulmano, limitò la libertàreligiosa degli indù. ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] di M., nella quale spiccano il poema Il trionfo della libertà (1801), composto per la pace di Lunéville e la dato, più che dalle Scritture, dalla preveggenza del sentimento religioso o patriottico e viene svolto da un poeta per una volta ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] stato; tuttavia consentì, in omaggio al principio della libertà d'insegnamento, l'istituzione di scuole private, a concretezza di un contenuto reale (la concezione morale, la fede religiosa, il credo politico, ecc., di un artista). Pertanto un' ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] papato, la parziale autonomia della Chiesa francese (le cosiddette libertà gallicane del 1682), sia nel senso di volere l' -88). Ortodosso però all'interno, non tollerò la fronda religiosa e perseguitò i giansenisti prima (1664), i quietisti poi ...
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Uomo politico e scrittore (Torino 1901 - Parigi 1926). Fondatore del periodico Energie nuove e del settimanale Rivoluzione liberale, fu precoce e acuto ispiratore dell'antifascismo di matrice liberale [...] delle masse con una prassi liberale, per la tensione morale e religiosa che lo sottende, per il suo sforzo di anticipare una coscienza in particolare il movimento di "Giustizia e libertà". La tensione morale della sua opera storiografica rappresenta ...
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Giacomo Della Chiesa (Genova 1854 - Roma 1922). Laureato in giurisprudenza nel 1875, ordinato sacerdote nel 1878, seguì il Rampolla alla nunziatura di Madrid (1883-87) e poi alla Segreteria di stato come [...] e l'istituzione di un arbitrato obbligatorio, la libertà dei mari, il condono reciproco delle spese di guerra per agevolare le sistemazioni di pace. In sede più propriamente religiosa, si prodigò per il ritorno alla comunione con Roma dei cristiani ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] alla politica verso il cristianesimo al quale concesse pienezza di libertà e di diritti. Dapprima pagano, C. come primo atto interessato, soprattutto per ragioni politiche, all'unità religiosa dell'Impero, s'intromise dapprima nelle controversie ...
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Uomo politico statunitense (n. New Heaven, Conn., 1946). Laureatosi nel 1975 presso la Business School della Harvard University (Cambridge, Mass.), B. iniziò l'attività di imprenditore nel settore petrolifero. [...] assoluta, in nome dei principi universali di libertà e democrazia interpretati secondo una versione che ha e l'eccezionale capacità di mobilitazione dimostrata dalla destra religiosa permisero a B. di ottenere una seconda chiara affermazione ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] prendere posizione rispetto a problemi importanti come quello della libertà di insegnamento (pubblicò a questo proposito articoli nel , 1863; Saggi di critica filosofica, politica e religiosa, 1867). S. sostenne una stretta connessione tra filosofia ...
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Figlio (Valladolid 1527 - Escorial 1598) di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo. Ereditò dal padre i vasti domini in Europa e nelle Americhe, eccetto il titolo di imperatore e il trono asburgico. Con [...] capitale, dominò con mano ferrea, frantumando le tradizionali libertà, specie dell'Aragona e delle Fiandre, limitando la si sposò alla più fanatica intolleranza religiosa. La rivolta politico-religiosa delle Fiandre, sostenuta dall'Inghilterra, ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...