In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] al quale si pose anzitutto il problema di conciliare la necessità del d. e dello Stato con la libertà della coscienza religiosa e con i fini della Chiesa cattolica. Questo motivo fondamentale prese le mosse dalla concezione di s. Agostino della ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] divisione del lavoro, esclusioni dalla vita politica e religiosa; l’età giovanile stabilisce doveri (di lavoro, di costituita in uno Stato membro può operare, in regime di libertà di stabilimento o in regime di libera prestazione di servizi, nell ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] dinamica migratoria ha fortemente influito sulla composizione religiosa, portando negli ultimi decenni a una ebbe uno dei suoi più illustri rappresentanti, specie per l’amore della libertà, in L. Fréchette autore della Légende d’un peuple (1887). La ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] quella degli antichi vaticini sacri, tenta di esprimere un nuovo mondo religioso concettuale e morale. I suoi capitoli più antichi (sure) (1894-1973) e Nagīb Maḥfū´ẓ (1911-2006). La libertà, la lotta, il progresso sociale sono i temi dominanti della ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] conquistato ai suoi ideali filosofici ed etico-politici. La libertà delle sue critiche e delle sue esortazioni morali non Atene, P. vi fondò (387), nella forma d'una comunità religiosa dedicata al culto delle Muse, un centro di discussione e di studî ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] morale; il presupposto essenziale è la libertà di questa volontà, libertà che le permette di non sottostare necessariamente 1798). Che la sua dottrina morale sussuma qualunque esigenza religiosa appare chiaro dalle tesi sostenute da K. nella celebre ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] in particolare) furono giudicate pericolose sul piano politico e religioso, trovò rifugio in Svizzera, a Môtier-Travers, presso umani si trovano praticamente in una condizione di assoluta libertà ed eguaglianza. Con la nascita delle prime comunità ...
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Filosofo (La Brède, Bordeaux, 1689 - Parigi 1755). Studiò presso gli oratoriani e si laureò in giurisprudenza a Bordeaux. Consigliere del parlamento di Bordeaux, nel 1716, dopo la morte di uno zio da cui [...] motivi tipici di M.: polemica contro le dispute religiose e l'intolleranza, funzione morale e sociale della religione , rifiuto del dispotismo, difesa dei parlamenti come garanzia di libertà. Al 1725 risale un Traité général des devoirs (in parte ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] o, comunque, ogni qual volta si vogliono sottolineare nell’evoluzione i caratteri di libertà, novità e imprevedibilità.
Il creazionismo è la concezione filosofica o religiosa che attribuisce l’origine del mondo a un libero atto creativo compiuto da ...
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Pseudonimo del filosofo russo Lev Isaakovič Švarcman (ted. Schwarzmann; Kiev 1866 - Parigi 1938). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, si stabilì a Pietroburgo; esiliato nel 1922, si rifugiò a Parigi, [...] , la ragione, identificate col peccato e accusate di sopprimere la soggettività, l'esistenza, la libertà dell'uomo; ad esse Š. contrappone la fede religiosa, concepita come non-sapere, decisione per l'impossibile e per l'assurdo, abbandono all ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...