CASTELLI, Giovanni Battista
Gigliola Fragnito
Nacque in data non precisabile a Bologna da una famiglia di antica nobiltà che, nel corso del XII sec., si era stabilita nella città emiliana proveniente [...] parlamentari, da un canto custodi dei diritti della Corona e quindi gelosi anch’essi delle libertàgallicane, dall’altro magistrati timorosi di perdere una grossa fonte di guadagni con l’introduzione di disposizioni conciliari che li costringevano ...
Leggi Tutto
CUSANI, Agostino
Irene Polverini Fosi
Della nobile famiglia dei marchesi di Somma, nacque a Milano il 20 ott. 1655 da Ottavio e Margherita Biglia. Compì gli studi nel Collegio Romano; laureatosi in [...] .
Dopo che l'assemblea dei vescovi francesi ebbe pronunziato, in via cautelativa, le tre massime per il rispetto delle libertàgallicane, Clemente XI inviò in Francia due brevi. Nel primo, diretto a Luigi XIV, si affermava che i vescovi francesi ...
Leggi Tutto
FLORIO, Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine l'8 genn. 1705 dal conte Sebastiano e da Lavinia Antonini dei conti di Saciletto. Compiuti i primi studi nelle scuole dei barnabiti di Udine [...] evidenzia, oltre il già segnalato atteggiamento contro il giurisdizionalismo, una fiera presa di posizione avversa alle "libertàgallicane", che rivela una straordinaria conoscenza degli autori francesi. Contrario al rigorismo in morale, mostrò una ...
Leggi Tutto
RICCARDI, Giulio Cesare
Pierpaolo Piergentili
RICCARDI, Giulio Cesare. – Nato a Fondi tra il 1550 e il 1552 da Francesco di Alessandro dei marchesi di Ripa, ebbe quattro fratelli: Alessandro, vescovo [...] da molti abusi et scandali nelli quali era abituato per l’indulgenza de’ vescovi passati, li quali seguitando la libertàgallicana curavano poco dell’essempio della vita» (Archivio segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Savoia, 35, c. 468v).
La ...
Leggi Tutto
BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] francese che egli riteneva largamente responsabile dei progressi della fede riformata e suggeriva di sottomettere, a dispetto delle libertàgallicane, al controllo rigoroso della Curia.
La sua missione in Francia volgeva ormai alla fine: ai primi di ...
Leggi Tutto
BADOER (Badouère nella forma francesizzata), Giacomo
Boris Ulianich
Nacque a Parigi fra il 1570 e il 1580. Suo padre, un ricco commerciante di origine veneziana, passato in Francia, vi aveva abbracciato [...] e rimanendone vittima - nella lotta combattuta in Francia con estrema decisione fra coloro che erano gelosi custodi delle "libertàgallicane" e tenaci propugnatori della assoluta indipendenza del potere politico e i gesuiti i quali miravano invece a ...
Leggi Tutto
LADERCHI, Camillo
Giuseppina Lupi
Nacque il 20 apr. 1800 a Bologna dal conte Giacomo e da Caterina Missiroli. Compì i primi studi a Camerino e ad Ascoli, dove il padre tra il 1808 e il 1813 ricoprì [...] l'autonomia della Chiesa cattolica in Francia dal pericolo di una subordinazione alle libertàgallicane (Sulle relazioni della Chiesa con lo Stato e sulle così dette libertàgallicane: memorie, Modena 1845), accolse con favore nel luglio del 1846 la ...
Leggi Tutto
SFONDRATI, Luigi (in religione Celestino)
Simona Negruzzo
– Nacque a Milano il 10 gennaio 1644 da Valeriano, marchese e commissario generale dell’esercito spagnolo in Italia, e da Paola Camilla Marliani.
Fu [...] essa contrastava il Traité historique (1685) dell’erudito ex gesuita Louis Maimbourg, che si era schierato per le libertàgallicane (e quindi per la Dichiarazione del clero del 1682), negando l’infallibilità personale del papa, sostenendo il primato ...
Leggi Tutto
CORNARO, Giuseppe Antonio
Paolo Preto
Nato nel 1725 (non sappiamo se a Venezia o a Bergamo), condusse una vita piuttosto ritirata ed oscura, di cui sono rimaste poche e scarne notizie. Di lui sappiamo [...] sopra la terra dall'origine del mondo sino al presente tempo (ibid. 1786, tomi 7), ispirato apertamente alle "libertàgallicane". La sua lunga esperienza di insegnante, prima nel seminario di Bergamo, poi nelle scuole di dottrina cristiana a Villongo ...
Leggi Tutto
La Mennais (dal 1837 Lamennais), Felicite-Robert de
La Mennais
(dal 1837 Lamennais), Félicité-Robert de Pubblicista e filosofo francese (Saint-Malo, Ille-et-Villaine, 1782 - Parigi 1854). Sulla sua [...] il tradizionalismo di De Maistre e de Bonald, e, sviluppando il loro atteggiamento politico, scrive violentemente contro le libertàgallicane (De la religion considérée dans ses rapports avec l’ordre politique et civil, 1825-26). Ma il pensiero ...
Leggi Tutto
ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...