Giureconsulto, nato il 27 novembre 1668 a Limoges, morto il 9 febbraio 1751 a Parigi. Figlio di un intendente provinciale, che gli diede un'educazione giansenistica, a 22 anni era già avvocato generale [...] di Parigi (1690) e dieci anni più tardi era procuratore generale. Nel parlamento il D. impersonò la difesa energica delle libertàgallicane e a lui si dovettero le gravi riserve con le quali fu registrata, malgrado il volere del re Luigi XIV, la ...
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Benedetto Odescalchi (Como 1611 - Roma 1689). Cardinale dal 1645, successe (1676) a Clemente X. Il suo pontificato fu caratterizzato dalla condanna del nepotismo e dagli sforzi di moralizzazione dei costumi [...] quasi perpetua contesa con Luigi XIV, in particolare per la pretesa del sovrano di imporre i quattro articoli delle libertàgallicane (1682); la decisione di I. di scomunicare Ch. de Beaumanoir (1687-88), ambasciatore di Francia presso la Santa Sede ...
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ultramontanismo Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del Medioevo), si faceva sostenitore della politica pontificia anche se in conflitto [...] nazionali e ai conflitti tra questi e il papato: fu usato dapprima in Francia, per designare gli avversari delle libertàgallicane e i fedelissimi del papa; in Germania fu adottato contro gli avversari dai seguaci del giuseppinismo e in genere di ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] e sviluppando il loro atteggiamento politico scrive violentemente contro le libertàgallicane (De la religion considérée dans ses rapports avec l' fondato L'Avenir (1830), si fa difensore della libertà di coscienza, di stampa e d'insegnamento, della ...
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Erudito (Nancy 1610 - Parigi 1686); gesuita, insegnava al Collegio Romano quando, nel 1685, fu dimesso dall'ordine per aver difeso le libertàgallicane; tornato a Parigi, visse, con pensione accordatagli [...] l'établissement et des prérogatives de l'Église de Rome et ses évêques (1685), nel quale prendeva posizione per le libertàgallicane (e quindi per la Déclaration du clergé del 1682) e negava l'infallibilità personale del papa, sostenendo il primato ...
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Antonio Pignatelli (Spinazzola 1615 - Roma 1700), membro della principesca famiglia napoletana, nunzio a Vienna (1668), cardinale (1681), poi arcivescovo di Napoli (1687), successe dopo lunghissimo conclave [...] con la Francia di Luigi XIV (nel 1693 fu ritirato l'ordine reale d'insegnare nelle scuole i quattro articoli delle libertàgallicane). Nel 1699, anche a causa dell'insistenza del sovrano francese, condannò la dottrina quietista di F. Fénelon. ...
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Ecclesiastico (Meyrueis, Lozère, 1805 - Parigi 1884), prof. di dogmatica alla Sorbona; cattolico liberale, fu collaboratore della politica ecclesiastica di Napoleone III, si batté per le libertàgallicane [...] e per il riconoscimento da parte della Santa Sede delle facoltà teologiche istituite dal governo, e al concilio Vaticano I si oppose alla proclamazione dell'infallibilità papale (scrisse allora: Du concile ...
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Canonista (Chaource, Aube, 1559 - Parigi 1631). Sindaco della facoltà di teologia della Sorbona (1602-18); condannato da Paolo V come fautore delle "libertàgallicane", espose le sue tesi nel De ecclesiastica [...] e il suo diritto di intervenire direttamente sulle materie miste e temporali e la superiorità del concilio sul papa. Notevole anche la sua edizione delle opere di J. de Gerson (1606) accompagnata da un commento orientato secondo idee gallicane. ...
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Gesuita (Martrin 1708 - Tolosa 1767). Missionario in Martinica dal 1742, nove anni dopo vi era nominato superiore generale. Per sostenere la missione intraprese operazioni economiche, che finirono col [...] rovinare la missione stessa e cagionare grave danno alla Compagnia di Gesù. Dimesso dalla Compagnia, nel suo stato di prete secolare giurò fedeltà alle libertàgallicane. ...
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URBANO VIII, papa
Georg Lutz
URBANO VIII, papa. – Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori.
Penultimo di sei fratelli, fu battezzato lo stesso [...] di convincere Enrico IV che il rigore opposto dal papa alle ‘novità’ veneziane non avrebbe messo in discussione le libertàgallicane, visto che si trattava di privilegi riconosciuti alla Francia già da tempi remoti. Inoltre tentò di indurre il re ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...