Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] ab., hanno visto crescere le rispettive aree urbane.
La religione praticata dalla grande maggioranza è la greco-ortodossa (91,8 Quinzio Flaminino, proclamò alle feste Istmie del 196 la libertàdi tutti i Greci.
Ma la guerra antiromana continuava, ...
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Pubblicazione, registro o libro avente carattere giornaliero.
Editoria
Pubblicazione a stampa, composta di un numero variabile di pagine, che fornisce notizie di politica, economia, cronaca, attualità, [...] giobertiano; la Gazzetta del popolo; L’Armonia della religione colla civiltà, di parte cattolica; L’Italia del popolo, quotidiano fra il 1925 e il 1943, fu abolita la libertàdi stampa e scomparvero i g. di partito, come l’Avanti!, l’Unità, La Voce ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] posse mori proprio degli esseri spirituali) e dalla concupiscenza, capace quindi di non peccare (il posse non peccare, diverso dal non posse peccare degli eletti), e nella piena libertàdi optare per il bene conformandosi a una ragione che aveva il ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] momenti tratti dalla storia dell'arte e della religione, della scienza e della politica, quanto tematiche greco dove si realizza la libertàdi alcuni nella forma etico-estetica della vita della polis, alla libertà universale astratta del mondo romano ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] gran secolo. Oggi esse appaiono vere e proprie dissertazioni in favore della tolleranza, della libertà, dell'abolizione degli odî di razza e direligione. La stessa vis polemica, che nelle tragedie sopraffà la forza rappresentativa e artistica, anima ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] , e poi da Adriano, aveva contribuito a creare attorno alla religione israelitica e alla cristiana, a lungo non ben distinte agli occhi dei Romani, l’idea direligioni dei ribelli per eccellenza, mentre la diaspora giudaica favoriva la diffusione ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] ’adesione di Costantino al cristianesimo, la P. conobbe una rivalorizzazione spirituale, come culla di quella religione, meta di pellegrinaggi drusi e musulmani non sunniti godettero complessivamente di un’ampia libertàdi culto. A partire dal 18° sec ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] Baltimora e Chicago.
Il 79% dei Lituani professa la religione cattolica.
A partire dall’indipendenza (1991), l’economia 1904 fu restituita la libertàdi stampa e apparvero nuove riviste come Vilniaus Žinios («Notizie di Vilnius») fondata nel 1904 ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] presupposto essenziale è la libertàdi questa volontà, libertà che le permette di non sottostare necessariamente a Federico Guglielmo II, Die Religion innerhalb der grenzen der blossen Vernunft (1793); la religione diviene semplice strumento per ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] di riforma (luglio 1522, imposizione di predicare scritturalmente anche al clero secolare; fine 1522, libertàdi Chiesa del popolo" stessa. Z. subordinò sempre la politica alla religione: questo spiega come egli non esitasse a spezzare l'unità della ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...