Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] quale, per intendere davvero la storia il pensiero umano deve servirsi essenzialmente di tre categorie. La prima è quella giunga al sapere di ciò che esso è veramente, cioè raggiunga la piena consapevolezza di sé, in quanto libertà. Nel mondo ...
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Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] rapporto col classico che ha segnato la storia del pensiero e della sensibilità occidentale (come modello normativo, ideale America per evocare idee di «libertà», «movimento» e «rapporto con la natura» (come nel caso di modelli di moto chiamati Sioux, ...
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EMO, Gabriele
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 9 dic. 1521 da Agostino di Gabriele e da Franceschina Zen di Vincenzo.
Primo di cinque fratelli (mancano notizie su eventuali sorelle) apparteneva al ramo [...] et presi dalle nostre galee, quando se li levarà la speranza della libertà, crede alcuno che possano cascar in questo pensiero et che non stimaranno più nemica la S. V. di quello che faccino i lor patroni?" E un simile comportamento - concludeva ...
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GLIUBICH (Ljubić), Simeone (Šime)
Rita Tolomeo
Nacque a Cittavecchia (Starigrad) nell'isola di Lesina (Hvar) il 24 maggio 1822 da Pietro e da Apollonia Scutteri, una francese originaria di Marsiglia.
In [...] dei loro padroni e, una volta acquistata la libertà e riappropriatesi dei beni che spettavano loro, avrebbero Pederin, ŽŽivot i ideološki sadržaj u djelu Š. Ljubića (Vita e pensiero politico nell'opera di S. G.), Zagreb 1983, pp. 85-126; Id., Izbor iz ...
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BILLIA, Lorenzo Michelangelo
Francesco Traniello
Nato a Cuneo il 1º dic. 1860 da Giandomenico, farmacista, e da Marianna Fiacchetti, era nipote del consigliere di stato Michelangelo Tonello; al liceo [...] suo, continuò a indagare i vari aspetti del pensiero rosminiano in una serie di contributi, tra cui A. Rosmini nei suoi al suo posto,ossia delle opinioni di R. Mariano intorno all'economia politica e alla libertà (Milano 1896).
L'orizzonte del ...
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LUSIGNOLI, Alfredo
Guido Melis
Nacque ad Ancona, il 22 nov. 1869, da Virgilio ed Emilia Paoletti. Arruolatosi nel 1891 per il servizio di leva, ottenne il congedo assoluto dopo meno di tre mesi. Si [...] furono arrestati: davanti alle vibrate proteste di Mussolini, il L. fece rimettere tutti in libertà.
Dimessosi Giolitti, che l'8 pensiero in seguito agli svariati errori di costoro [(]. Dico questo perché diverse volte (sempre in tono amichevole, di ...
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CERISE, Guglielmo Michele
Marco Gosso
Nacque il 29 settembre del 1769 ad Allain presso Aosta da Giovanni Antonio e da Maria Petronilla Bal. Il C. fece i suoi primi studi nel collegio di S. Benigno ad [...] Direttorio di avere per mira la spoliazione e non la libertà dei popoli. Era d'altronde il periodo di 22, 28; A. Saitta, Filippo Buonarroti. Contr. alla storia della sua vita e del suo pensiero, Roma 1950, I, pp. 10-13, 15, 22, 190; II, pp. 1, ...
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Da patria a nazione
Alessia Ceccarelli
Il termine «patria» deriva dall’espressione latina terra patria, che in origine avrebbe designato eminentemente un vincolo giuridico-patrimoniale, ovvero la terra [...] il mito) di Roma, patria per eccellenza di quanti godevano della cittadinanza romana, ma anche idea della sua libertà e della sua giudizio di Namaziano). Il pensierodi Agostino è già preludio dell’Età medievale, e infatti la sua nozione di patria ...
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CARDONA, Giovanni
Giuseppe Scichilone
Nacque da antica famiglia catalana probabilmente intorno al 1530 da Antonio, viceré di Sardegna dal 1534 al 1549. Visse vicino agli ambienti di corte e fu in rapporto [...] la promessa dilibertà se fossero riusciti a raggiungere la meta.
L'inverno del 1574 vide le unità di Sicilia continuamente Medinaceli fossero regnicoli. Dopo tanti anni di permanenza nell'isola il suo pensiero era ancora legato alle sorti della ...
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CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] delle sua conoscenza della cultura tedesca, in particolare con lo studio del pensierodi Husserl, e di quella mitteleuropea. Partecipando insieme ai dibattiti parigini di Giustizia e Libertà, il C. condivise con il Caffi, alla fine del 1935, e con ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...