CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] non poco alla diffusione nell'ambiente napoletano di quel pensiero, nonostante personalmente non approvasse la teoria della della doppia verità, soprattutto per salvaguardare la libertàdi esprimere opinioni probabili, anche a carattere scientifico. ...
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LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] lombardi godevamo d'una ragionevole libertàdi agire, di leggere, di scrivere, di parlare. Noi potevamo mettere in storia del pensiero economico, Arch. Verri, cartt. 281 (parte inedita del carteggio tra i Verri con notizie sul L.), 273 (lettere di L. ...
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GIOANNETTI (Giovannetti) Andrea
Simone Bonechi
Nacque a Bologna il 6 genn. 1722 da Baldassarre Francesco e da Pellegrina Zanoni, in una famiglia della nobiltà bolognese, comitale dal XVI secolo e dal [...] del complotto anticattolico, uno dei cardini del pensiero reazionario, che aveva trovato una prima, con l'unione della Cispadana alla Cisalpina, la cui costituzione prevedeva la libertàdi culto (luglio 1797). Il G. si chiuse allora in un corrucciato ...
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GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] accettò poi l'aristotelismo moderato ma conservando una libertàdi giudizio nei confronti sia dell'Aquinate sia del proprio . 107-116; R.W. Carlyle - A.J. Carlyle, Il pensiero politico medievale, a cura di L. Firpo, III, Bari 1967, pp. 94, 433-442; ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] di cultura della Gioventù cattolica italiana; nel 1914, infine, al convegno di Genova sulla libertàdi deriva una totale soggettività, secondo la quale niente è reale fuori dal pensiero; una radicale immanenza, per cui tutta la natura e tutta la ...
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Lutero e Costantino
David M. Whitford
Durante gli anni di vita monastica Lutero nutre per Costantino un continuo sentimento di profonda stima. Si trovano allusioni all’imperatore romano in commentari, [...] rivelata e della fede. Due sono i fili rossi che percorrono il pensierodi Lutero a proposito del regno spirituale: libertà e uguaglianza. La libertà permette al singolo di compiere un servizio per il bene dei suoi simili; l’uguaglianza assicura ...
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BALDOVINO
Margherita Giuliana Bertolini
Di stirpe franca ("genere francus" è detto nel cod. Lat. monacense 4623 della cronaca di Leone Ostiense, cfr. Chronica p. 620, apparato), discepolo di Oddone [...] dei monastero e delle sue dipendenze alla giurisdizione vescovile; la libertàdi scegliere da qualunque diocesi membri del clero e di accoglierli nel monastero; la proibizione ai vescovi di impedire il libero accesso del popolo "ad audiendum verbum ...
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BELLELLI, Fulgenzio
Mario Rosa
Nacque a Buccino (Salerno) il 18 giugno 1677, secondo G. Bellelli ed E. De Tipaldo, e non nel 1675, come erroneamente in Lanteri e Lopez Bardón, ed ebbe il nome di Francesco. [...] grazia sufficiente e grazia di per sé efficace la quale non annulla la libertàdi indifferenza.
Una prima (a cui nuoce talora la tendenza ad esaminare sistematicamente il pensiero del Bellelli). Una buona ricostruzione delle polemiche riguardanti il B ...
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BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] significato e le interpretano dal punto di vista teologico.Le B. dei poveri si collegavano a una forma dipensiero, basata su alcuni passi evangelici ( nuova libertà permise al gusto tardogotico per il dettaglio, spesso anacronistico, di raffigurare ...
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GLIRIČIĆ, Alberto (de' Gliricis, Ivan Albert Gliričić, Duimi, Duymi, Duymic o Doymi)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1510 a Cattaro, dominio veneto (oggi Kotor, nel Montenegro). L'appellativo Duymic (poi [...] sulla penitenza, sul purgatorio e sulle indulgenze. Il pensiero del G. in questa circostanza fu in linea con anticurialisti spagnoli che da sempre contendevano al pontefice la libertàdi azione dei loro vescovi. Evidentemente l'intervento del G ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...