Riforma
Paolo Ricca
Ritorno al Vangelo
Il vasto movimento di rinnovamento della fede e della pietà nella Chiesa cristiana d’Occidente, sorto intorno agli anni Venti del 16° secolo e poi chiamato dagli [...] un grande movimento di alfabetizzazione biblica popolare della cristianità occidentale. La «libertà del cristiano» tematizzata imposto, dev’essere una libera scelta di chi ha creduto.
La diffusione del pensiero della Riforma in Italia fu notevole, ...
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Calvino e il calvinismo
Massimo L. Salvadori
Le opere dell'uomo sono solo quelle che Dio permette
Il francese Giovanni Calvino è stato, dopo il tedesco Martin Lutero, il maggiore esponente della Riforma [...] di notte). Per servire la parola di Dio, non si potevano accettare compromessi, anche se ciò metteva in pericolo la libertàdi Dio, che è il sovrano di tutto e di tutti. Quella di Dio è una sovranità che non si può contrastare; il solo pensierodi ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] ’ambito del pensiero sociologico, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, si tentò di restituire al separazione tra Stato e Chiesa, la tolleranza religiosa e la libertàdi culto) una s. dei principi del cristianesimo evangelico. Anche ...
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Storico, filosofo e polemista (La Carla, Ariège, 1647 - Rotterdam 1706). La produzione di B., nata da intenti polemici e ispirata al razionalismo, trova la sua migliore espressione nel Dizionario storico-critico [...] possibile una società di atei.
Vita e pensieroDi famiglia calvinista, studiò all'Accademia riformata di Puylaurens, poi a di ciascuno di professare il proprio credo e quindi anche la libertàdi coscienza, il cui rispetto è conforme «al genio di ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] sono sostenuti con motivi del pensiero illuminista. Pregato dalla comunità ebraica di Alsazia di adoperarsi in loro favore per propria fede era accompagnata da così energica rivendicazione della libertàdi coscienza che Kant se ne entusiasmò fino a ...
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Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore [...] in diverse ideologie contemporanee, o tendenze dipensiero e di azione politica (dalla pubblicistica antisemitica al ’ a redimere gli altri popoli, sarebbe risorta per la libertàdi tutti, segnando la fine dell’epoca dell’assolutismo. Questa ...
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Nelle religioni, intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà dell’uomo ad agire o pensare in un determinato modo, o rivela alla sua mente delle verità, spesso [...] pensiero e fedelmente mettessero in iscritto tutto quello e solo quello che Egli voleva. Ciò non implica tuttavia che l’i. si estenda alla stesura letterale del testo: dottrina comune del cattolicesimo è che l’i. abbia lasciato all’uomo la libertàdi ...
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Atteggiamento di chi non prende posizione tra le varie fedi religiose, o ritenendole inutili (e anche false: si parla allora di i. assoluto e, più propriamente, d’irreligiosità), o dichiarandole tutte [...] per prender poi maggiore coscienza nell’Illuminismo e nel pensiero politico liberale – può comprendere varie posizioni che l’i. sostiene che lo Stato, se vuol rispettare la libertàdi coscienza, non deve imporre una determinata fede, né concedere a ...
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Teologo protestante (Ouchy 1797 - Losanna 1847). Pastore (1819), si avvicinò al réveil antirazionalista derivante dal metodismo, e contro l'intolleranza religiosa delle autorità civili difese la libertà [...] opere, l'Essai sur la manifestation des convictions religieuses et sur la séparation de l'Église et de l'État (1842) che ebbe influenza sul pensierodi Cavour. Scrisse anche una Chrestomathie (3 voll., 1833-36) e articoli sulla letteratura francese. ...
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Wu Nella scuola Chan del buddhismo cinese, la folgorazione finale che fa seguito alla lunga disciplina della scuola. Caratteristica dell’esperienza del W. (e del satori, suo corrispondente giapponese) [...] scissa dal precedente itinerario meditativo: il W. non si pone cioè come culmine o coronamento di un’ascesi dipensiero, ma sopraggiunge istantaneamente e improvvisamente con la stessa libertà che aveva caratterizzato l’attuazione del chan (➔ zen). ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...