CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] considerato dal C. stesso l'esposizione definitiva del suo pensiero estetico e critico, si rileva come egli, partendo una temperata e giudiziosa libertà; di combattere gli eccessi, gli abusi, le prevenzioni di ogni specie..., di indicar i mezzi per ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] D. ai disegni del Papato, l'indipendenza di spirito e la libertàdi giudizio che contraddistinsero le sue posizioni e che ancora una volta come "il recupero della musica antica nel pensierodi Della Valle non si pone affatto in chiave alternativa ... ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] attivamente ai festeggiamenti per l'innalzamento dell'albero della libertà. Nell'ottobre del 1796 venne eletto a far parte esperto più che da teorico, mentre la sua stessa debolezza dipensiero (che era per altro comune ad altri neoclassici, ma ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] trascurandone peraltro il contenuto più propriamente dipensiero. I suoi scritti leopardiani non evocano il suono della voce, gli atti della mano, l'intimità e la libertà della conversazione; ed insomma appartengono quasi più alla vita che all'arte" ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] documenti fornitigli da F. M. Gianni, auspicò libertàdi commercio per quel paese.
Non trovando un in Italia nel sec. XVIII, Bologna 1923; F. Luzzatto, Il pensierodi G.R.C. intema di politica agraria, in Atti e mem. della Soc. istriana…, XL ( ...
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BRESCIANI BORSA, Antonio
Anna Coviello Leuzzi
Nacque ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798 da Leonardo, discendente dei Bresciani di Verona e dei Borsa conti palatini stabilitisi nel Tirolo, dalla Lombardia, [...] anni di attacchi sempre più precisi e diretti ai gesuiti.
Significativa è la lotta per la libertàdi insegnamento uman. crist., dic. 1951; V. Titone, La rivoluzione del Risorg. nel pensiero del P. B., in Rass. stor. del Risorg., XXXIX(1952), pp. ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] della compatibilità tra religione e libertà, a riprova del fatto che di tutti, fu Mazzini che volle fare di lui il simbolo del poeta soldato, sintesi dipensiero e azione ed esempio di una dedizione alla patria capace di spingere fino al sacrificio di ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] Questa indefinitezza sentimentale fu anche, in lui, incertezza dipensiero e incertezza di gusto: fedele alla teoria romantica delle due arti, certo scetticismo ingenuo dello Stecchetti, certe libertà metriche del D'Annunzio, certe inquietudini anche ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] assai acuto. Ma anche in campo religioso egli ammette una seppur limitata libertàdi azione e dipensiero, in nome della ragione, convinto profondamente che tale libertà, nonché indebobre, contribuisce a rafforzare la fede. È in tale disponibilità ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] Varietà letterarie, Napoli 1931, pp. 115 ss., dov'è significativa la rispettosa, ma franca, libertà delle critiche al Carducci, p. 124 n. 1, rilevando certe "sfumature dipensiero, che il Carducci non ha voluto ritrarre, o perché non v'ha posto mente ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...