BARZONI, Vittorio
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Lonato (Brescia) il 17 dic. 1767 da Cristoforo, possidente, e da Giustina Biemmi, nipote dello storico bresciano Giovanni Maria Biemmi. Fu presto avviato agli [...] nella capitale austriaca, dove strinse rapporti di amicizia con alcuni rappresentanti del pensiero politico conservatore europeo, da F. Gentz un Senato aristocratico, un Consiglio di deputati e la libertàdi stampa. L'influenza dell'antipapismo ...
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COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] valutazione delle coordinate dipensiero e di cultura che sostanziano la fantasia poetica di Dante, di cui il critico in nome di quella coscienza morale, la quale continua ora unicamente a volere la dolorosa conquista della propria libertà" (D ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] i principi che erano alla base della sua filosofia: la libertàdi giudizio, la pace e la tolleranza, la dignità e il valore dell'uomo.
Come se prevedesse le sanguinose lotte di religione che avrebbero devastato l'Europa nei decenni successivi, Erasmo ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] dipensieri (pubbl. col tit. Pensieridi varia filosofia e di bella letteratura, 7 voll., 1898-1900) e soprattutto l'Epistolario (a cura di P. Viani, 1849; a cura di le ali alla libertà e alla spontaneità individuale; ma è una legge di natura, alla ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] in particolare il pensiero statunitense a riprendere la problematica del r., ricollegandosi alla confutazione dell’idealismo di Moore. Nel sorta di poetica di Stato, detta appunto r. socialista, in forme via via più soffocatrici della libertà creativa ...
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Scrittore greco (Hiràklion 1883 - Friburgo in Brisgovia 1957). Ha affidato la sua fama soprattutto ad Ὀδύσσεια in versi ("Odissea", 1938; 1957), dove Ulisse, rimessosi in viaggio dopo il ritorno ad Itaca, [...] pensiero e nella sua vita; nel 1925 viaggiò in Russia, vi tornò nel 1927 (strinse allora amicizia con Panaït Istrati) e di nuovo nel 1928-29. Periodi di , non senza contraddizioni, la propria libertà. Autore di numerose tragedie (Θεάϑρο, "Teatro", 3 ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] di contestazioni operaie costrinse il governo a riconoscere il diritto di sciopero e la libertà sindacale. Sorse allora il sindacato di Świętochowski, e se in filosofia fungevano da referenti il pensierodi A. Comte e il darwinismo, in campo storico ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] ed E), mentre a S e O predominavano i Savoia e si formavano i vescovati di Basilea, Losanna, Coira, Sitten; le città ottenevano la libertà dalla soggezione feudale sottomettendosi alla diretta autorità imperiale.
La reazione delle tre comunità alpine ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] più ampio e ambizioso, che riflette il pensiero scientifico positivista di quel periodo: É. Zola nel ciclo dei di quella problematica, riuscendo a intravvedere un margine dilibertà solo nell’eccesso linguistico e ideologico e in un destino di ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] L., in piena libertà artistica, dipinge la Madonna del Fiore, ora all'Ermitage di San Pietroburgo, che ha diretto o progettato la costruzione di nessun edificio giunto sino a noi: pertanto il suo pensiero architettonico può essere ricostruito in ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...