scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] degli inizi del 20° sec., l’accezione di filosofia in cui il pensiero razionale si pone a sussidio della fede religiosa di vista ontologico, e alla sua capacità di raccordarsi, come creatura finita, all’incommensurabile onnipotenza e assoluta libertà ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] finalismo naturale, l’origine della coscienza, il pensiero razionale e il relativo linguaggio, la libertà del volere.
Mentalità positivistica e spirito scientifico
La mentalità positivistica fu feconda di risultati nel senso che promosse lo studio ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] rifiutò.
Pensiero e opere filosofiche
Il pensiero filosofico di S. è esposto in una serie di scritti pubblicati seguirono la già citata raccolta di novelle Le mur e il ciclo di romanzi, rimasto incompiuto, Les chemins de la liberté (L'âge de raison ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] della coincidenza fra i termini di ‘necessario’ e ‘apodittico’.
Nel pensiero cristiano e medievale i due di tale n., sia le estensioni di essa al regno non fenomenico della libertà morale. Infine, mentre contrappone il regno noumenico della libertà ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] alla libertà umana e all’inclinazione disordinata della natura, conseguenza del primo peccato di Adamo con il manicheismo poi, si precisa e si definisce il pensiero ortodosso: si afferma l’origine di tutto il creato da un unico Dio e si enuclea ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] cartesiana dell'esistenza di Dio, basandola sull'idea di infinito (e sulla distinzione tra pensiero e rappresentazione). della grazia, necessaria all'esercizio d'una vera libertà, correttivo indispensabile alle debolezze della natura umana, intaccata ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] nel pensiero medievale è quella di Fredegiso di Tours, che nella Epistola de nihilo et de tenebris mette in rilievo la difficoltà di negare in angoscia rivela il n. come condizione essenziale della libertà e della stessa rivelazione dell’essere. Il n ...
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Filosofo francese (Parigi 1882 - Tolosa 1973), di famiglia protestante, condivise il socialismo radicale di Ch. Péguy, di cui fu amico. Importante per M. fu l'incontro con L. Bloy, in un momento di crisi [...] un ritorno al pensierodi Tommaso d'Aquino, e al tempo stesso si dimostra essenzialmente fedele alla propria tesi dei piani autonomi e interdipendenti, cioè al rifiuto di ogni civiltà "sacrale" e alla relativa libertà per il cattolico sul piano dell ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] cui è difeso il principio aristotelico della libertà del volere contro il determinismo stoico), Sulla non solo per noi, cioè dal punto di vista della nostra progressiva conoscenza della realtà, che esiste solo nel nostro pensiero e non nella realtà e ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] la libertà del soggetto morale. La filosofia di M. de B., col suo approdo spiritualistico, il rifiuto di ogni impostazione intellettualistica e l'accentuazione dell'introspezionismo psicologico, ha esercitato grande influenza sul pensiero francese ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...