CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] pensiero si era definitivamente delineato, ma per la prima volta sembrava sul punto di concretarsi: è del 1898 infatti il suo progetto di ..., ma debbono spiegare un programma dilibertà per tutti e di rispetto alla religione, che troverà larghe ...
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BURGUNDIONE (Burgundio, Burgundi, Burdicensis, Bergonzone, Burgundo, Berguntio) da Pisa
Filippo Liotta
Giurista, traduttore, diplomatico, esperto, probabilmente, nell'arte medica, nato a Pisa intorno [...] influenze determinanti nel pensiero filosofico-teologico medioevale; e così quella del Crisostomo, che fu presente, come si è detto, a s. Tommaso d'Aquino, il quale se ne servì sia pure con libertà confessate.
Le traduzioni di B. sono caratterizzate ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] per le insidie spagnole alla "libertà", alla "pace" e alla "quiete" italiane, decide, il 23 marzo, di inviare - senza, peraltro, l'Este trova la lega superflua non avendo Filippo III "pensiero alcuno d'occupare quel d'altri"; del pari netta la ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] di lettere e filosofia dell'Università di Roma, dove si laureò nel 1933 in filosofia discutendo la tesi "Cosa pensa s. Tommaso d'Aquino sul pensiero nel recupero di relazioni più distese con i paesi dell'Est europeo per ottenere maggiore libertà per ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] di monopolio delle ferrovie e non negava che lo Stato dovesse controllarlo e limitarlo, in modo che la libertà Lunità d'Italia nel pensiero e nell'azione del barone B. Ricasoli, Firenze 1932, ad Indicem;Id., Principi di civiltà moderna propugnati in ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] allora, fomentato "il pensiero che suo padre aveva di pigliar per moglie la sorella del... duca di Parma, la quale già chiedeva di ridare allo sventurato "consigliere" non solo la "libertà", ma anche di reintegrarlo "se non nel pristino grado di ...
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CASTIGLIONI, Guarniero (Guarnerio)
Franca Petrucci
Nato alla fine del XIV secolo nella potente famiglia dei Castiglioni, da Guido e da Antonia Bossi, era studente a Parma nell'anno 1415, quando per ordine [...] milanesi, rimasti di colpo privi di direttive, richiesero istruzioni ai capitani e difensori della libertà, già costituitisi in di Francia e a Firenze, fu pensiero costante di Niccolò V, specie dopo la caduta di Costantinopoli (29 maggio 1453), di ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] romana.
Del resto G. precisò il suo pensiero sull'argomento in numerose lettere, alcune delle di monaci e laici (assenza di precedenti penali, libertà personale, integrità morale e fisica, alfabetismo); gli obblighi di vita del presbitero (divieto di ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] alle prerogative regie. Interpretando esattamente il pensiero reale (nelle lettere, indirizzategli mentre redigeva estesa a tutti i componenti di quel gabinetto degno dell'ammirazione del paese per la "libertà ch'esso concorse a procacciargli", ...
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FERRARI, Francesco Luigi
Giuseppe Ignesti
Nacque a Modena il 31 ott. 1889, da Domenico e Luigia Golfieri de' Buoi, da una famiglia della piccola borghesia di provincia, di modeste condizioni economiche [...] , e con gli ambienti che si riconoscevano nel Pensiero popolare di Torino e nell'Azione di Cremona. La prima comparsa del F. sulla scena . nel 1930-31 per il movimento di Giustizia e libertà, sotto forma di lettere aperte Ai parroci d'Italia, opuscoli ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...