DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] che gli inviava, in modo che il prelato annotasse le sue censure in piena libertà: un motivo in più per tremare al pensiero che la sola Conquistata avesse avuto la fortuna di giungere fino ai giorni nostri.
Nel 1578 il D. fu impiegato in negozi ...
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DE ROSSI, Giulio Cesare
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 30 genn. 1877 da Fabio e da Filomena Castagnola. Ultimo di sei fratelli, ebbe dalla famiglia una seria educazione religiosa. Frequentò il liceo [...] egli definì partito delle libertà, "delle libertà organiche" e "delle libertà cristiane" (Ilpartito delle libertà cristiane, in Corriere (SELI), che aveva il compito di pubblicare opere sul pensiero sociale cristiano a carattere divulgativo e ...
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MARCHESI, Raffaele
Mario Tosti
Figlio di Vincenzo e di Marianna Marioni, nacque a Magione, l'antica Pian di Carpine, sul Trasimeno, il 25 febbr. 1810. A dodici anni entrò nel seminario di Perugia e [...] correnti del pensiero letterario e la tradizionale istruzione ecclesiastica. Nel 1839, a causa di tali sue progresso, tra cristianesimo e libertà civili, palesando un totale adeguamento al clima di entusiasmo che le riforme di Pio IX avevano destato. ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] il loro destino eterno.
La libertà del cristiano
Alla Chiesa del tempo il discorso di Lutero non piacque soprattutto per queste pur nella comune sottomissione al volere di Dio.
Sul piano dottrinale, il pensierodi Lutero può essere riassunto così: ...
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BEROALDI (Beroaldo, Beroardo, Beraldus), Giovanni
Silvana Menchi
La data di nascita del B. non è nota con precisione, ma va posta fra il 1489 e il 1490; viene detto palermitano: certo quando il suo [...] intervenne presentandosi come ben informato testimone del reale pensierodi Paolo III a tale proposito. Nella questione indirne un altro, nel quale la libertà fosse garantita dalla presenza di delegati di professione luterana. Il B., favorevole all ...
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BECCHI, Ricciardo
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Nacque a Firenze il 4 ott. 1445 da Francesco, secondo una notizia non controllabile del genealogista Passerini, il quale aggiunge, e pure qui non si sa con quale fondamento, che [...] Dieci fiorentini diLibertà e Balìa nel 1495 lo incaricarono di ottenere da Alessandro VI la facoltà di imporre una decima pensiero machiavelliano - informandolo delle ultime iniziative del frate e chiedendo il suo "iuditio di tale dispositione di ...
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BANDINI, Ottavio
Alberto Merola
Nacque a Firenze nel 1557 o 1558. Compì gli studi teologici e letterari (studioso della lingua greca, come si apprende da una sua lettera conservata nella Biblioteca [...] di matrimonio, in compenso di alcune concessioni che si sperava sarebbero state fatte alla Chiesa romana circa la libertà 1935, pp. 4, 188; M. D'Addio, Il pensiero politico di Gaspare Scioppio e il machiavellismo del Seicento, Milano 1962, pp. ...
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Saturno
Emanuele Lelli
Il dio romano dell’età dell’oro
Il dio greco Crono è il sovrano degli dei della seconda generazione, quella dei Titani, ma non è un dio molto venerato, e il suo nome diviene a [...] Lì, secondo alcune versioni, finisce anche «Crono dal pensiero ritorto», appunto perché uccide i propri figli.
Crono, le più amate e frequentate dai Romani: anche le classi più umili, durante queste feste, potevano godere di una libertà non comune. ...
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ALBERTI, Giovan Giorgio
Armando Sapori
Nacque a Firenze da Braccio Andrea il 15 sett. 1712. Abbracciato lo stato ecclesiastico, studiò a Pisa scienze e diritto canonico e si addottorò poi a Firenze [...] deI modello, intese esaltare l'uomo di natura, la "felice libertà" delle foreste e più che l Mori, J. J. Rousseau ed il pensiero politico toscano del '700, in Arch. stor. ital., CII (1944), p. 104; L. Caetani, Saggio di un Diz. bio-bibliogr. ital., n ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...