GATTI, Vincenzo Maria
Massimo Cattaneo
Figlio di Agostino, nacque a Riva Ligure, nella diocesi di Ventimiglia, il 15 marzo 1811. Seguendo le orme di uno zio appartenente all'Ordine dei frati predicatori, [...] unicamente a ottenere l'indipendenza e la libertà. Ogni altra decisione doveva essere demandata a pensiero teologico dell'Aquinate. A conferma della fama ormai raggiunta, nel 1867 il G. entrò a far parte dell'Accademia di religione cattolica di ...
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ILLICINO, Pietro
Rotraud Becker
Di famiglia senese, nacque verso il 1504. Nulla sappiamo della giovinezza e della prima formazione. Studiò lettere latine a Padova con Lazzaro Bonamico, docente dal 1530 [...] di Padova. Si rivela così un I. in stretto rapporto con il pensierodi Giovanni Pico della Mirandola, ed evidente è la conoscenza di energicamente il vescovo a rimetterlo in libertà e pregò anche l'imperatore di intervenire in suo favore. Quando gli ...
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CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] di Roma" (p. 13), ma accusa i suoi epigoni anticuriali di aver travisato il suo pensiero cogliendone soltanto gli errori. Costoro nelle loro opere trattano di il futuro non bisogna dimenticare che la libertà "accordata ai popoli ha portato la rovina ...
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LONGANO, Francesco
Antonio Trampus
Nacque a Ripalimosani, nel Molise, da Vito e da Dorotea Gentile, di povera famiglia. Secondo Borgna (p. 23, che cita l'atto di battesimo conservato nell'Archivio parrocchiale [...] stessa, sino a qualificare la libertà dell'uomo come un ulteriore articolo di fede. Significativo è anche il Napoli 1990, pp. 50-52; E. Chiosi, L'evangelo della ragione. Il pensiero religioso di F. L., in Riv. stor. italiana, CIV (1992), 1, pp. ...
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PECCI, Giuseppe
Paolo Pagani
PECCI, Giuseppe. – Nacque a Carpineto Romano (vicino a Roma) il 13 dicembre 1807 dal conte Lodovico, colonnello dell’esercito di Napoleone, e da Anna Prosperi-Buzzi di Rienzi, [...] pensierodi Tommaso. Accettò invece, di lì a poco, l’invito del fratello Gioacchino che, diventato vescovo di Sua volontà sia «indifferente», cioè rispettosa della libertà umana. La «scienza media» – di ascendenza molinista – sarebbe invece un sapere ...
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CALINI (Calino), Cesare
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 4 febbr. 1670 dal conte Carlo Francesco e da Elena Provaglio, in una famiglia del luogo di antiche tradizioni. Terzo di sei figli maschi [...] - come è caratteristica del pensiero politico settecentesco che, abbandonata la speculazione sulla ragion di Stato, volge il suo " l'autorità di mutare le leggi, di decidere la guerra, di imporre tributi - godevano di una invidiabile libertà. Il C. ...
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CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] "un travestimento con frasi italiane e cattoliche del pensierodi Schelling e di Hegel" e pericolose non solo in filosofia e sua scelta con "l'amore d'indipendenza e libertà" ed insieme dichiarava di rimanere "credente in ispirito".
Il prefetto L. ...
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CAMOGLI (Camulio, Camullio), Niccolò
Valerio Marchetti
Nato, probabilmente nel secondo o nel terzo decennio del sec. XVI, da una ricca famiglia patrizia genovese e sposatosi con una facoltosa valtellinese [...] di religione è in tutto simile all'Anticristo romano). Il filo rosso infatti che percorre tutto il suo pensiero " non sarebbero venuti meno a quella libertà che aveva permesso a tanti italiani di venire a professare le proprie credenze religiose ...
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CESTARI (Cestaro), Gennaro
Maria Aurora Tallarico
Secondogenito di quattro fratelli, nacque a Napoli il 19giugno 1753 da Serafina de' Sio, di famiglia napoletana, e da Giacomo Cestaro, professore nell'Accademia [...] ; gli stessi seminaristi si dedicavano alla traduzione di quei testi e ne assimilavano entusiasticamente i contenuti. Le influenze di questa formazione culturale aperta alle correnti del pensiero filosofico e politico d'Oltralpe appaiono evidenti ...
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PASSAGLIA, Carlo
Luciano Malusa
PASSAGLIA, Carlo. – Nacque a Pieve di San Carlo (Lucca) il 2 maggio 1812, da Michele Carlo, bottegaio, e Maria Anna Celli.
Compiuti i primi studi in un collegio a Pisa, [...] in un clima di maggiore libertà (nel novembre 1861 il governo lo chiamò alla cattedra di filosofia morale nell’ testi platonici come a quelli aristotelici, dialogò con il pensiero ontologico che aveva avuto Nicolas de Malebranche e Hyacinthe- ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...